Mastella: “I responsabili sono l’amante illegittima di Conte”. Il M5S ingoia ogni tipo di rospo

13 Gen 2021 17:21 - di Adele Sirocchi
Mastella

Il salvatore di Conte e dei Cinquestelle ha un nome: Clemente Mastella. Per capire il livello cui sono giunti i penstastellati occorrerebbe prendere un loro elettore tipo. Di quelli che applaudivano Grillo quando invocava un missile sul Parlamento. Di quelli che danno pacche sulle spalle a Di Battista che tuona: “Non diventiamo come l’Udeur”. Di quelli che si tenevano la pancia dal ridere a sentire battute come questa di Paola Taverna, a proposito dei renziani con cui fino ad oggi il M5S ancora governa: «Si prevede l’innalzamento del livello di sicurezza dei fiumi per inondazione di vomito da chi con un NO pensava di esserseli levati dalle palle».

L’elettore M5S deve digerire anche Mastella

Ebbene a quell’elettore lì bisognerebbe spiegare che non solo gli ex grillini hanno digerito l’abbraccio col Pd, e quello con Renzi ma addirittura si sarebbero spinti fino ai valzer ravvicinati con Berlusconi. E ora persino con i coniugi Mastella, pur di non vedersi togliere le poltrone da sotto le terga. Logico che poi qualcuno dei più esaltati reagisca come quell’elettore denunciato a Torino, che aveva la casa piena di volantini con la scritta: “Assediamo i traditori a 5 Stelle“. Un grillino genuino, insomma. Di quelli che il Movimento sta perdendo per strada.

Mastella sfotte Conte: sono come l’amante

Per aprire le braccia a Clemente Mastella. L’immarcescibile. Che si diverte anche a sfottere l’avvocato Conte. «Conte deve capirlo – dice –  i responsabili sono come l’amante. A un certo punto devi dare loro dignità, portarli allo scoperto, riconoscerne il valore. Altrimenti ti dicono addio e sul più bello non potrai contare su di loro».

E Renzi è come Erodiade

Se i voti dei renziani venissero davvero meno Mastella, pallottoliere alla mano, si fa due conti, secondo un retroscena di Repubblica: «Il problema è che Renzi come Erodiade pretende a tutti i costi la testa di Giovanni Battista, alias Conte, un problema tutto personale – continua Clemente Mastella – Ma finirà per suicidarsi: Grillo non gli permetterà mai di rifare la stessa maggioranza con premier Cartabia o il mio amico Franceschini. Piuttosto si va dritti al voto». A meno che non spuntino all’ultimo momento i responsabili, appunto. «Ma deve dare loro dignità, strutturarli », ripete l’ex leader Udeur.

Giorgetti: i responsabili devono fare un gruppo in Parlamento

«Impensabile – afferma il leghista Giancarlo Giorgetti  che ci si affidi a un manipolo di parlamentari sparsi. L’unica strada – dice il numero due della Lega – è un gruppo che si costituisca in Parlamento e che abbia un preciso progetto politico». Insomma l’abbraccio con Mastella è un passaggio ineludibile. Che brutta fine per gli ex grillini.

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