Letizia Moratti: «Mi metto al servizio della gente. Non c’è solo il Covid, va rivista la legge sulla sanità»

9 Gen 2021 14:38 - di Sara Gentile
Moratti

«Ringrazio il presidente Attilio Fontana che mi ha proposto in maniera inaspettata un compito difficile e complesso in un momento particolarmente complesso». Letizia Moratti, nuovo vicepresidente e assessore al Welfare della Lombardia parla in conferenza stampa del suo nuovo incarico. «È una responsabilità che ho deciso di prendermi per mettermi al servizio dei cittadini della Lombardia». A convincere Letizia Moratti ad accettare il nuovo ruolo è stata la “ferma” convinzione del governatore Attilio Fontana. E oltre a questo «il fatto di capire che – ha aggiunto la vicepresidente – per mio carattere cerco di non sottrarmi alle sfide, anche se gravose, se penso di poter dare un contributo alla mia città o alla mia regione». Al suo fianco Fontana ha sottolineato che «la nuova giunta a tutti gli effetti è operativa».

Moratti, la solidarietà a Gallera

A Giulio Gallera, la Moratti  esprime “tutta la mia solidarietà” e “non do giudizi” sul passato. L’ormai ex assessore al Welfare in Regione Lombardia, secondo il nuovo assessore, «si è trovato a gestire una pandemia a cui nessuno era preparato, né in Italia né in nessun’altra regione, un compito difficilissimo, quindi da parte mia assoluta solidarietà per impegno che ha comunque messo nell’emergenza». La pandemia, ha aggiunto il neo assessore a margine della sua prima conferenza stampa, «ha mostrato quanto sia difficile affrontare un virus sconosciuto, quindi la mia solidarietà».

«La Lombardia torni ad essere un punto d’eccellenza»

Sollecitata sull’operato del suo predecessore al Welfare, Moratti ha precisato ancora: «Non sta a me dare giudizi sull’operato di chi mi ha preceduto. Il mio impegno è quello di mettermi a disposizione con serietà. Con la consapevolezza che è un momento difficile per molti, drammatico per alcuni. E che il tema della salute è fortemente collegato con quello dell’ambiente e dell’economia. Ho la consapevolezza che siamo in un’emergenza che deve essere da stimolo per far sì che la Lombardia torni a essere un punto di eccellenza del Paese e un punto dal quale ripartire».

Le priorità

«C’è necessità di rivedere la legge 23» sul sistema sociosanitario della Lombardia. E poi ancora: «È una priorità che ho insieme al governatore e alla giunta e che intendo chiudere in tempi rapidi». E poi ancora. «Non c’è solo l’aspetto territoriale, ma anche la necessità di trovare una modalità per dare il miglior servizio ai cittadini. Una riorganizzazione strutturata – ha spiegato – è la migliore risposta a temi che non devono essere visti solo nell’emergenza, ma anche nella prospettiva di altre patologie». Nel dialogo con le strutture e i tecnici «avrò un’ attenzione particolare sul tema della liste d’attese. La sanità non si esaurisce solo nell’ambito Covid».

Le parole per Berlusconi e Salvini

A margine della sua conferenza stampa, si è soffermata ancora su come abbia deciso di entrare nella squadra della Regione: «Prima ho citato il presidente Fontana perché è stato il primo a sondare la mia disponibilità e a propormi vicepresidenza e assessorato. Successivamente, ho avuto colloqui prima col presidente Berlusconi e poi con Matteo Salvini dopo. Quindi non li ho citati ma indubbiamente anche loro sono stati protagonisti di questo mio nuovo ruolo».

 

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