Lady Mastella: Bonafede come Dracula, o corregge il tiro o non avrà la mia fiducia

24 Gen 2021 18:50 - di Redazione
Bonafede

Lady Mastella, la senatrice Sandra Lonardo, ha molti dubbi sul ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Ed è arrabbiata con Luigi Di Maio. Quest’ultimo ha detto che il voto sulla relazione di Bonafede è un voto sul governo. E Sandra Lonardo non ci sta.

Lonardo su Bonafede: non accetto i Dracula dei diritti soggettivi

E afferma: “Di Maio non aiuta il governo Conte. Vuole i voti per continuare a fare il ministro degli Esteri, ma, poi, con arroganza, richiede una obbedienza cieca ed assoluta alla linea ultragiustizialista del suo collega Bonafede. Il nesso fiducia al governo, e quindi fiducia a Bonafede, per quanto mi riguarda, lo escludo. Lui dichiara che ‘loro non sono donatori di sangue sulla prescrizione’. Molti di noi non possono di certo accettare i ‘Dracula‘ dei diritti soggettivi“.

“Noi siamo per un umanesimo giudiziario”

“Noi -aggiunge- siamo per un umanesimo giudiziario che non si concilia con la eliminazione della prescrizione e tempi eterni del processo. Chi, come me, in questa eternità infernale ci è, suo malgrado, precipitata, non può approvare i teoremi dei 5 Stelle. Posso passare sopra alle derisioni malevoli di Grillo e dei suoi all’epoca delle mie vicende ingiuste, che misero fuori gioco il ministro della Giustizia e tutto il partito dell’Udeur; e questo perché ritengo assurda una crisi di governo in questo momento e perché ritengo il presidente Conte capace di farci uscire dal labirinto in cui ci troviamo. Ma abbassare la testa e fare violenza ai miei valori, questo no”.

Sandra Lonardo detta le condizioni per la fiducia a Bonafede

“Ciò che chiediamo al ministro della Giustizia -conclude Lonardo- è una sintesi tra garanzie costituzionali a tutela della libertà dei cittadini ed un’azione penale efficace e tempestiva. Solo investendo risorse adeguate in un settore nevralgico come la giustizia si possono creare le condizioni di efficienza della risposta dello Stato e di certezza del diritto. Non vogliamo più vedere frustrata la vita delle persone dall’irragionevole durata dei processi. Chiediamo garanzie su tutto questo”.

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