Il video sul “mercato delle vacche” che svergogna Di Maio. Meloni: «Ma chi prendono in giro?»

16 Gen 2021 14:23 - di Sveva Ferri

“A nessuno è negato il diritto di cambiare idea. Ma se lo fai, torni a casa e ti fai rieleggere”. Così parlava qualche tempo fa Luigi Di Maio, in un’arringa contro i “voltagabbana del Parlamento” e il “mercato delle vacche”. Quell’atto d’accusa è stato anche immortalato in un video che, a riguardarlo alla luce di ciò che avviene oggi, copre ancora di più di vergogna il ministro degli Esteri e tutto il M5S. “Sul serio pensano che gli italiani si possano prendere in giro così?”, ha commentato Giorgia Meloni, rilanciando il filmato sui suoi social

Quando Di Maio denunciava il “mercato delle vacche”

Nel video contro “il mercato delle vacche”, Di Maio accusa i “voltagabbana”, paragonati ai “furbetti del cartellino”, di avere assoluto spregio per gli elettori. Per loro, sottolinea, “non contano niente”, mentre quello che conta sono “la poltrona, il megastipendio e il desiderio di potere”. E, ancora, “molti governi si sono tenuti in piedi e hanno fatto approvare le peggiori porcate proprio grazie ai voltagabbana”, prosegue Di Maio, citando “Monti, Letta, Renzi, Gentiloni”, ovvero una carrellata di quelli che poi sono diventati alleati o sostenitori. “È semplice – prosegue Di Maio – chiamatelo come vi pare: vincolo di mandato, serietà istituzionale, rispetto della volontà popolare. A nessuno è vietato il diritto di cambiare idea. Ma se lo fai – dice con enfasi il ministro degli Esteri – torni a casa e ti fai rieleggere“.

Meloni: “Pensano di prendere in giro gli italiani?”

Li chiamavano ‘voltagabbana’. Ora sono diventati ‘responsabili’ o ‘costruttori’. Sul serio pensano che gli italiani si possano prendere in giro così?”, è stato quindi il commento di Giorgia Meloni al video rilanciato da FdI con un titolo sul “mercato delle vacche”, pratica per altro stigmatizzata da Di Maio anche in tempi più recenti . “Così il M5S rinnega ancora una volta se stesso”, si legge ancora nell’impaginazione di FdI.

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