Troppi vaccini al Lazio. Il leghista Ciocca insorge: se si ammala un lombardo, vale di più di un laziale

18 Dic 2020 16:13 - di Adele Sirocchi
Vaccini Ciocca

Più vaccini al Lazio che alla Lombardia? E’ polemica sul piano di distribuzione dei vaccini alle regioni. E l’europarlamentare leghista Angelo Ciocca solleva un vespaio con le sue dichiarazioni.

Vaccini, Ciocca solleva un vespaio

La notizia di un trattamento “di favore” al Lazio la troviamo su Fanpage.it: “In Lombardia nella prima fase sono state individuate 308.494 persone da vaccinare su una popolazione di circa 10,06 milioni. I punti di distribuzione disponibili sono 66, di cui 65 sono già stati comunicati. In Lazio invece, con una popolazione di circa 5,879 milioni di persone (la metà della Lombardia) e 17 punti di somministrazione possibili (anche se ne sono stati comunicati 20), le persone da vaccinare individuate sono 355.824”.

Vaccini, Ciocca parla di clientelismo territoriale

Insorge, dinanzi a questa tabella, il leghista Ciocca. Che parla di “clientelismo territoriale” e poi si lascia andare a considerazioni inaccettabili. “I fattori che devono portare alla distribuzione del vaccino – afferma Ciocca – devono essere il numero di abitanti, una proporzione fra quanti abitanti ho e quanti vaccini. Non è pensabile che la Lombardia che ha il doppio degli abitanti del Lazio possa ricevere meno vaccini. Poi bisogna valutare quanto l’importanza economica del territorio. La Lombardia, è un dato di fatto, è il motore di tutto il Paese. Quindi se si ammala un lombardo vale di più che se si ammala una persona di un’altra parte d’Italia“. “Addirittura?”, ha replicato il conduttore Marco Oliva di Antenna3. “Sì, è un dato di fatto. Se si ammala un lombardo, economicamente, da imprenditori, vale di più rispetto a un laziale”, ha aggiunto l’ europarlamentare.

Vaccini, Ciocca: un lavoratore privato è più importante di un burocrate

Ciocca, nonostante la presa di distanza di Matteo Salvini dalle sue dichiarazioni, conferma tutto: “Io ho solo detto che è più importante un lavoratore privato, rispetto a un burocrate ministeriale”.

Ci vuole una equa distribuzione dei vaccini, prima le persone fragili, i sanitari, le forze dell’ordine”, sottolinea il leghista. Che aggiunge, su chi dovrà essere vaccinato dopo: “Tra un ministeriale e un commesso, ad esempio, penso che il governo debba riflettere, perché non si può dare priorità al Lazio, per il fatto che ci sono più ministeri nella regione”.

“Non posso pensare che una regione che ha il doppio di abitanti possa prendere meno vaccini di una regione che ne ha la metà”, ribadisce ancora Ciocca. “Salvini parla di sciocchezze? Sciocchezze sono le interpretazioni giornalistiche”, dice l’eurodeputato, commentando la nota del suo leader che sembra ‘stoppare’ il suo ragionamento. “Salvini sa benissimo che ci sono le forzature giornalistiche”.

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