Travaglio senza vergogna: vietato criticare Conte, guai a chi lo fa. E se la prende con l’Innominato

11 Dic 2020 13:50 - di Gabriele Alberti
Travaglio

Travaglio sconcertante.  Secondo lui è “irresponsabile” chi osa criticare il premier. Le “persone normali” – dice-  non criticano, non danno ultimatum, non fanno domande, soprattutto quando c’è Giuseppe Conte al governo. Sconcerta il suo giudizio, ospite di Lilli Gruber ad Otto e mezzo, sul dibattito parlamentare  infuocato di questi giorni su Mes e Recovery Fund. Alla domanda della conduttrice sul ruolo giocato da Matteo Renzi , infatti non risponde, parla d’altro, si stizzisce. E, spiace dirlo, si fa velo con i decessi da Covid. Vietato parlare di politica, di cosucce secondarie, secondo il direttore del Fatto: troppi morti nell’ultimo bollettino. Quindi, silenzio.

Travaglio, Renzi e l’Innominato

Travaglio se la canta e se la suona. “Parto dalla realtà – ascoltiamo nel video della trasmissione di La7: “Oggi ci sono stati quasi 900 morti. Il dibattito di ieri è stato surreale. L’innominato, come lo chiamo io, è un irresponsabile“, sentenzia Travaglio. L’innominato nel suo vocabolario  è Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva è “reo” di avere ha messo alle strette il governo di cui fa parte, assumendosi il ruolo di guastatore di un esecutivo di cui pure porta l’imprimatur. Guai a disturbare il governo giallorosso per il quale il tifoso Travaglio ha abbandonato logica e buon senso.  Chiunque lo fa è un irresponsabile, afferma. Per cui, essendoci state molte vittime, sarebbe vietato criticare Conte. Ha detto proprio così. Argomentazione piuttosto indecorosa.

Travaglio: non è il caso di parlare di politica

Travaglio attacca Renzi alla carotide, ma con un’analisi che non sta in piedi. “Reduci da una giornata come ieri…  E’ la sua scusa. E’ chiaro che il suo riferimento è a un passo del discorso del leader di Iv.  Renzi aveva detto chiaro e tondo che, a suo giudizio, si deve fare politica anche in un momento come questo. “Anzi soprattutto”, aveva puntualizzato. Forse non immaginava il “controcanto” di  Travaglio. O forse sì, comunque sia, l’attacco del direttore del Fatto Quotidiano tocca vertici inauditi. Secondo lui criticare l’operato del governo  da qui in poi su argomenti come Servizi segreti e cabina di regia, è da “irresponsabili” .  Decidere bypassando il Parlamento per lui è normale. Parlava diversamente all’epoca del governo grigioverde sui pieni poteri di Salvini . Ora che de facto li sta chiedendo Conte e le forze politiche non intendono concederglieli, Travaglio batte i pugni sol tavolo…Silenzio Troppi morti.

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