Si risposa senza il divorzio dalla prima moglie: milanese condannato a un anno per bigamia
Un 42enne della provincia di Milano dovrà scontare un anno per bigamia. A segnalare il singolare caso di bigamia al Nucleo operativo dei carabinieri di Cossato (dove attualmente risiede il 42enne) erano stati gli addetti dell’ufficio Servizi demografici del Comune biellese che, sei giorni dopo le seconde nozze dell’uomo, si sono resi conto che in realtà era già sposato. Infatti, non aveva mai avviato le pratiche di divorzio dalla prima moglie.
I fatti risalgono al 13 maggio 2016, giorno del secondo matrimonio con una 27enne di origini rumene. Stando alle indagini dei militari, però, in quella data l’uomo risultava già «legato da matrimonio» con i conseguenti «effetti civili» contratto il 4 luglio 2009 a Rho con una ragazza italiana.
L’uomo, 42 anni, è stato quindi condannato per bigamia: questa la sentenza del tribunale di Biella, che lo ha condannato a un anno di carcere e naturalmente al pagamento delle spese processuali. In Italia, infatti, la bigamia è reato, come stabilisce l’articolo 556 del codice penale che prevede la reclusione da uno a cinque anni per chi contrae un altro matrimonio nonostante sia già legato a un primo.
La bigamia nello Utah non è più reato
In diversi Stati, la bigamia non è reato. Anche negli Stati Uniti. Ad esmepio, dal maggio scorso, la bigamia non è più reato in Utah. Una legge firmata dal governatore Gary Herbert depenalizza la pratica di unirsi in matrimonio con un’altra persona quando una delle due è già legalmente sposata. Per decenni in Utah, la bigamia è stata punibile con pene di fino a cinque anni di prigione.
La poligamia è una consuetudine comune a diversi gruppi religiosi. Tra questi i mormoni la cui branca la Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni, ha milioni di fedeli. Coloro che avversano la legge sostengono che la poligamia è una violazioni dei diritti umani, in particolare con innumerevoli casi di abusi sulle donne.