Renzi e Boschi: «Se Conte vuole sprecare 300 miliardi di euro, faccia pure. Andiamo all’opposizione»

31 Dic 2020 10:44 - di Edoardo Valci
Renzi e Boschi

Renzi e Boschi, bordate una dopo l’altra, che rendono ancora più forte la crisi di Capodanno. Le sceneggiate di Conte e i gravi scivoloni di quello che polemicamente il web chiama “governo Casalino” hanno stufato. E Iv cerca di prenderne le distanze. O almeno dice di prenderle. «Non temo» che sbuchino eventuali “responsabili” a sostegno del Conte II. Lo afferma Matteo Renzi in un’intervista al Sole 24 Ore. «Se avvenisse, sarebbe perfettamente legittimo. Si chiama democrazia parlamentare. E non è un atto di gentilezza di Conte andare in Parlamento: è una esplicita previsione costituzionale. Se però al Parlamento va bene sprecare 300 miliardi di euro in bonus e sussidi, facciano pure: noi andremo all’opposizione».

Renzi e Boschi: niente appoggio esterno

L’appoggio esterno al governo in caso di rottura «lo escludo nel modo più categorico. Se ci vogliono ci stiamo con le nostre idee. Se non ci vogliono facciano da soli. L’appoggio esterno è una finezza da intenditori. È una roba da appassionati della prima repubblica», chiarisce il leader di Iv.

Il nodo dei Servizi

Renzi, tra l’altro, parla anche del no del premier alla delega sui Servizi. «L’insistenza con cui Conte difende una cosa che né Monti, né Berlusconi, né Prodi e né io abbiamo fatto è incomprensibile. Comincia a diventare sospetta. Più il premier insiste, più sarà importante capire perché non intende avvalersi di una professionalità specifica».

«Hanno i responsabili? Buon lavoro…»

Dopo Renzi, la Boschi. Anche lei dice chiaro e tondo che così non si può andare avanti. Sul Recovery plan «ci aspettiamo che Conte ci dica come intende affrontare i nodi irrisolti». Questo, «perché sui punti fondamentali la distanza resta tanta». La Boschi lo dichiara ad Avvenire. «Se a Conte stanno a cuore le nostre idee ce lo farà sapere», specifica. «Se viceversa ha già i “responsabili” su cui contare gli auguriamo buon lavoro. E lavoreremo in modo costruttivo dall’opposizione».

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