“Porterò al Coni i valori vegani e Lgbt”. Antonella Bellutti sfida Malagò e fa felice Spadafora

7 Dic 2020 15:27 - di Penelope Corrado
Antonella Bellutti

“Non è facile scegliere di mettersi in gioco. Esporsi a rischi e fatica. Ma per una persona come me sarebbe peggio non farlo, soprattutto per quella che ritengo una giusta causa. Sento la candidatura necessaria perché in questo modo esprimo la mia gratitudine per il mondo dello sport, anche se non sarà facile sfidare un sistema di gestione del potere consolidato e maschile, una vera roccaforte”. Antonella Bellutti presenta così, in una conferenza stampa online, la sua candidatura per il Comitato olimpico nazionale italiano in vista delle elezioni della prossima primavera. Due ori olimpici conquistati in discipline diverse, ad Atlanta 1996 e Sydney 2000, l’ex atleta oggi è docente, formatrice, dirigente sportiva e imprenditrice turistica.
“Sono felice di affrontare questa sfida come donna, come atleta, come vegana e come rappresentante della comunita’ Lgbt – ha spiegato Antonella Bellutti – Vorrei che noi atleti fossimo capaci di fare un ulteriore salto di qualita’: vederci al vertice dello sport italiano deve diventare normale. Vorrei liberare lo sport dalle logiche di potere e burocrazia che lo tengono imbrigliato: e’ arrivato il momento di cambiare e io ho idee libere da pregiudizi perche’ ho conosciuto direttamente le discriminazioni e sono riuscita a liberarmene”.

La sfida per la presidenza del Coni

Bellutti si è poi soffermata anche sulla riforma dello sport, al centro delle discussioni negli ultimi mesi: “La storia del Coni deve restare il riferimento al quale tutte le istituzioni devono guardare con attenzione. Lo scontro di potere attuale rischia di compromettere un lavoro centenario che ci ha portato a essere un’eccellenza dello sport mondiale. Bisogna dimostrare invece di saper fare gioco di squadra, nel rispetto reciproco, con un obiettivo comune: costruire il futuro. Il rinnovamento necessario deve essere portato avanti riconoscendo allo sport un valore costituzionale e la tutela di un ministero con portafoglio”. “Sono contenta – ha concluso l’ex atleta, prima donna a candidarsi per il Coni – di aver sentito nei giorni scorsi il presidente Malagò, con cui condivido l’amore per lo sport. E sono convinta che nascerà un confronto leale. L’importante non è vincere ma partecipare, diceva il barone de Coubertin. Ma lui, contrario allo sport femminile, si riferiva soltanto agli uomini”.

Chi è Antonella Bellutti

Due medaglie d’oro olimpiche, nel ciclismo su pista, ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996 e Sydney 2000 e due record mondiali. Lasciato lo sport agonistico, è chef di cucina vegana, scrittrice e amante della montagna. Ha rimesso a nuovo l’antica locanda di famiglia, trasformandola in un rifugio. Madrina del Marche Pride nel 2019, l’atleta è unita civilmente con Viviana Maffei.  L’olimpionica azzurra se la vedrà con il presidente uscente, Giovanni Malagò. Le elezioni sono previste entro la primavera 2021: “Mi ci sono sentita, con lui condivido la passione per lo sport – ha spiegato- e sono certa che nascerà un confronto ricco per lo sport italiano”.  Pochi giorni fa, lo stesso ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora, auspicava la candidatura di donne ai vertici della politica sportiva italiana. È stato prontamente accontentato.

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