Nuovo Dpcm, Conte prepara lo show serale a reti unificate, Zaia lo blocca: “Va cambiato”
E’ già tutto organizzato, con la regia del fedele Rocco Casalino. Il premier Giuseppe Conte parlerà stasera in diretta (probabilmente alle 20.20) sulle nuove misure del Dpcm di Natale, la cui firma definitiva dovrebbe arrivare entro questa sera. L’intervento, come nelle scorse occasioni, sarà trasmesso sulla pagina Facebook ma in un orario in cui la diretta sarà garantita da tutti i principali telegiornali del Paese. Il solito show confuso e paternalistico, quello che sta organizzando Conte, statene certi. Anche se sui piani del governo pesa la frenata del governatore del Veneto, che rischia di rovinare il pacchetto “tv” del premier e di Casalino.
Conte frenato da Zaia: “Il Dpcm è da rivedere”
“E’ un Dpcm che lascia non poche perplessità, io penso e spero che in queste ore il governo riveda alcuni aspetti”. Lo dice Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, parlando della bozza del nuovo Dpcm per Natale elaborata questa notte dal governo. “Questa bozza mi è arrivata alle 2.30 di stamattina”, spiega Zaia, sottolineando che “è un Dpcm talmente incisivo su alcuni aspetti, soprattutto sugli spostamenti, che il governo si è visto costretto nottetempo ad approvare anche un decreto legge che va a legittimare i vincoli agli spostamenti”.
Ed è proprio sul nodo degli spostamenti che Zaia si sofferma in particolare: “Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono bloccati quelli fra le regioni ma soprattutto, il 25, 26 dicembre e 1 gennaio non ci si sposta più tra i comuni. Così si aprono due scenari: quello di natura umana, più importante, perché non è permessa nessuna ricongiunzione tra parenti se non abitano nello stesso comune”. E ancora, secondo il governatore del Veneto, “c’è una sperequazione assurda per quanto riguarda i territori di periferia: si bloccano i cittadini in un piccolo comune mentre a Roma, una città con tre milioni di abitanti, ci si può spostare tranquillamente. Nei piccoli comuni, come i nostri, invece è un vero lockdown”.
Cosa prevede la bozza del Dpcm di Natale
Le misure del nuovo Dpcm, che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte firmerà oggi, sono valide fino al 15 gennaio 2021, secondo quanto si legge in una bozza. Il testo prevede che a Capodanno il coprifuoco duri fino alle 7 del mattino. Per quanto riguarda la scuola, dal 7 gennaio gli studenti delle scuole superiori frequenteranno in presenza al 50%.
CAPODANNO – Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo, nonché dalle ore 22.00 del 31 dicembre 2020 alle ore 7.00 del 1° gennaio 2021 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. “È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”, viene spiegato.
Per chi la notte di San Silvestro si trova in albergo, il cenone di Capodanno sarà consentito solo col servizio in camera. “Dalle ore 18.00 del 31 dicembre 2020 e fino alle ore 7.00 del 1° gennaio 2020, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera”, si legge infatti nella bozza del nuovo Dpcm.
SCUOLA – “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 50 per cento della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza”. “Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”, si legge ancora.
NEGOZI – “Fino al 6 gennaio 2021, l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio è consentito fino alle ore 21 nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, ed edicole”.
CENTRI COMMERCIALI – “Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, ed edicole”.
IMPIANTI SCIISTICI – “A partire dal 7 gennaio 2021, gli impianti sono aperti, agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”.
CROCIERE – “A decorrere dal 21 dicembre 2020 e fino al 6 gennaio 2021 sono sospesi i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana, aventi come luoghi di partenza, di scalo ovvero di destinazione finale porti italiani”. E’ quanto si legge nella bozza del nuovo Dpcm, che inoltre vieta “dal 20 dicembre 2020 e fino al 6 gennaio 2021 alle società di gestione, agli armatori ed ai comandanti delle navi passeggeri di bandiera estera impiegate in servizi di crociera di fare ingresso nei porti italiani, anche ai fini della sosta inoperosa”.