Le bugie di Conte Pinocchio non finiscono mai: ecco le ultime parole famose del premier (video)

6 Dic 2020 14:35 - di Luisa Perri
Conte Pinocchio

Potevamo intitolare questo articolo “Tutte le bugie di Conte Pinocchio”. Ma non avevamo spazio sufficiente per elencare tutte le bugie di Conte. Quindi vi dovrete accontentare di una piccola antologia. Una versione light, ma emblematica. Come pure abbiamo scelto un solo video tra le decina a disposizione. Quello del 6 aprile in cui annunciava la potenza di fuoco di “400 miliardi di euro per gli italiani”. Ne sono arrivati, a malapena, dieci. Appena 390 miliardi di meno. Promesse da Pinocchio. Anzi, da Conte.

«Siamo prontissimi, continuiamo costantemente ad aggiornarci costantemente con il ministro Speranza, abbiamo adottato tutti i protocolli di prevenzione possibili e immaginabili»: 27 gennaio, durante la puntata di Otto e mezzo, il programma di Lilli Gruber in onda su La7.

Conferenza stampa del 22 febbraio, il focolaio di Lodi, il premier Conte assicura: “Il governo non lascerà soli i residenti delle popolazione interessate, noi siamo conseguenti quando facciamo certe dichiarazioni”.
Si è visto come è andata.

«I cittadini devono stare assolutamente tranquilli. I nostri ospedali sono un’eccellenza del sistema Italia. Fin dal 1978, quando è stato istituito il sistema sanitario nazionale, mattone dopo mattone è stato edificato un poderoso sistema, che dal punto di vista sanitario è un’eccellenza anche in termini comparativi rispetto al mondo. I nostri protocolli sono efficienti ed efficaci e quindi assolutamente adeguati a rispondere a questa emergenza sanitaria e quindi per prevenire e curare quelle che sono le persone malate». Stavolta il 25 febbraio.

28 marzo, primo provvedimento da 25 miliardi. «Nessuno sarà lasciato solo. Faremo l’impossibile per pagare la cassa integrazione entro il 15 aprile»: 28 marzo, annunciando i primi interventi di sostegno per aziende e partite Iva costrette dai decreti del governo a non lavorare. “Arriveranno subito nelle tasche delle famiglie e delle imprese. Conte fa un elenco sterminato di categorie che riveranno gli indennizzi. Non li chiama ancora ristori. Parte dai lavoratori agricoli e arriva a quelli dello spettacolo. Tutti hanno diritto a un bonus, dice. “Con un semplice Pin semplificato collecandosi al sito dell’Inps dal primo aprile avrete subito questi somme”. Il primo aprile. Già lì si doveva intuire che era uno scherzo. Per la cronaca, il primo aprile il sito dell’Inps è saltato. Non è invece saltato il presidente dell’Inps, Tridico, che ha pure avuto un aumento di stipendio. Ma questa è un’altra storia.

Il 6 aprile il famoso annuncio in cui promette «una potenza di fuoco da 400 miliardi. Con il decreto approvato diamo liquidità immediata». Ne sono arrivati a malapena dieci.

«A settembre aule nuove più grandi»: conferenza stampa del 3 giugno, in occasione dell’inizio della cosiddetta fase 3.«Ora il governo è più forte. Questo dialogo rafforza me e tutti i ministri»: 21 giugno, al termine degli Stati generali.

«Il governo italiano è forte: la verità è che l’approvazione di questo piano rafforza l’azione del governo italiano. Ora avremo una grande responsabilità: con 209 miliardi abbiamo la possibilità di far ripartire l’Italia con forza e cambiare volto al Paese», 21 luglio, dopo l’annuncio dell’intesa sul Recovery fund.

Conte Pinocchio assicurava: “Nessuno sarà lasciato solo”

«Siamo tranquilli perché abbiamo creato una rete efficace ed efficiente. Se adesso ci lodano tutti i governi stranieri vuol dire che qualche cosa di buono abbiamo fatto». È il 5 agosto, Conte Pinocchio si loda e si sbroda in una intervista al Corriere della Sera.

«Cento miliardi di risorse, nessuno sarà lasciato solo»: 8 agosto, presentando il decreto Rilancio.

«Escluderei un nuovo lockdown: abbiamo lavorato proprio per prevenirlo. Non siamo più nella convinzione di intervenire in modo generalizzato su ampie aree del territorio». 12 ottobre a Taranto, dopo aver messo la prima pietra nel cantiere del nuovo ospedale di San Cataldo.

L’antologia finisce qui, per il momento. Ma rimenete in fiduciosa attesa. A ogni conferenza stampa, Conte Pinocchio aggiunge, infatti, sempre nuovi capitoli.

 

 

 

 

 

 

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