Killer dello Zodiaco, decrittato dopo 51 anni il messaggio in codice. Ma non svela chi è l’assassino
E’ conosciuto come “il killer dello Zodiaco“, la sua identità è, tuttora, sconosciuta. E, fficialmente, è l’auore di 5 omicidi – anche se ne ha rivendicati 37 – compiuti a cavallo fra gli anni ’60 e gli anni ’70 in California.
Ciò che lo caratterizzava, adilà dell’efferatezza dei suoi delitti, era la “firma” che il killer dello Zodiaco lasciava: alcuni messaggi cifrati sulla cui decrittazione hanno sbattuto la testa in tanti sperando di dare un nome e un volto a questo assassino. Che ha terrorizzato la Golden Coast in quegli anni.
Ora, dopo 51 anni, un team di esperti di tre Paesi è riuscito a svelare il contenuto di uno dei quattro messaggio cifrati lasciati, all’epoca dall’ancora sconosciuto “Killer dello Zodiaco“: “Spero vi stiate divertendo molto nel tentare di prendermi – è scritto nel messaggio inviato, nel novembre del 1969, al quotidiano San Francisco Chronicle. – Ma non ho paura della camera a gas perché mi manderà prima in paradiso, perché adesso ho abbastanza schiavi che lavoreranno per me”.
Una frase criptica che avrebbe potuto rivelare, speravano in molti, l’identità del “killer dello Zodiaco“. Ci si sono messi in tanti per leggere controluce quel messaggio.
A svelarne il contenuto è stato l’informatico statunitense David Oranchak. Che in un video pubblicato su YouTube ha rivelato di avere lavorato alla decrittazione di quei 340 caratteri che compongono il messaggio assieme con il matematico australiano Sam Blake e con il tecnico informatico belga Jarl Van Eycke.
La notizia della decrittazione del messaggio è stata, poi, confermata anche dall’Fbi. Che, tuttavia, ha ammesso come la comprensione del messaggio non può essere di grande aiuto agli investigatori. I quali da mezzo secolo danno inutilmente la caccia all’assassino (Qui tutti i documenti originali dell’indagine dell’Fbi).
L’Fbi non ha mai potuto indagare direttamente sul killer perché gli omicidi compiuti da “Zodiac” non ricadevano sotto la giurisdizione federale. Ma ciò non toglie che la polizia locale abbia fatto comunque ricorso all’Fbi cercando di fare luce sull’identità dell’assassino attraverso le competenze tecnico-forensi dell’Agenzia nel campo della grafologia, della criptoanalisi e della comparazione delle impronte digitali. Tutto inutile.
“Il Killer dello Zodiaco ha terrorizzato diverse comunità nel nord della California e anche se sono trascorsi decenni, continuiamo a cercare giustizia per le vittime di quei crimini brutali”, ha dichiarato la portavoce dell’Fbi, Cameron Polan, in una nota inviata al San Francisco Chronicle, lo stesso quotidiano della Bay Area che ricevette il messaggio del killer, 51 anni fa.
La Polan ha aggiunto che l’indagine, di cui è responsabile la divisione dell’Fbi di San Francisco, è ancora aperta e per questo, oltre che per “rispetto delle vittime e delle loro famiglie”, il Bureau al momento “non rilascerà ulteriori commenti”.
Quello appena decifrato è il secondo messaggio in codice il cui contenuto viene svelato.
Il primo venne risolto velocemente da una coppia dell’epoca.
Così come quello di oggi, il messaggio di allora aveva per lo più lo scopo di spaventare e provocare.
Ma il contenuto rivelava ben poco dell’identità dell’assassino, limitandosi alle motivazioni che c’erano dietro ai suoi delitti: “Mi piace uccidere, perché è tanto divertente”, faceva sapere il killer.
Ufficialmente, il Killer dello Zodiaco è collegato a cinque omicidi compiuti nella Bay Area tra il 1968 e il 1969.
Altre due vittime riuscirono a sfuggire all’assassino. Che, all’epoca, rivendicò l’uccisione di 37 persone. Il killer – si è pensato si trattasse di un uomo bianco – cominciò nel 1969 a contattare i giornali e a telefonare alla polizia, identificandosi come “Zodiaco“.
La vicenda è stata raccontata anche in “Zodiac“, film di grande successo, diretto nel 2007 da David Fincher.
Spesso, alla facile ricerca di pubblicità per i suoi crimini, minacciava i giornali di uccidere altre persone, se i media non avessero pubblicato i suoi messaggi cifrati.
Nel complesso vi furono quattro messaggi cifrati.
In uno di questi, tuttora irrisolto, potrebbe essere contenuta l’identità di “Zodiaco”, secondo quanto disse all’epoca lo stesso killer.
Ma, da oltre mezzo secolo, il mistero rimane inviolato.