Il virologo Crisanti: «Farò il vaccino ma senza pagliacciate, quando sarà il mio turno»

28 Dic 2020 10:08 - di Liliana Giobbi
vaccino

Il V-Day è «una giornata simbolica che ha un grande significato di speranza. La speranza di uscire dal tunnel di Covid-19 una volta per tutte». È stato questo il senso della giornata del vaccino europeo secondo il virologo dell’università di Padova Andrea Crisanti. Che, pur riconoscendo «il valore storico della data», non è stato fra i volti noti della pandemia che si sono vaccinati subito. «Mi vaccinerò contro Covid-19 quando il vaccino sarà disponibile e arriverà il mio turno. Senza pagliacciate», ha spiegato.

Crisanti e la giornata del vaccino

«Il fatto che sia stata una manifestazione che si è svolta in contemporanea in tutta l’Ue sicuramente aggiunge anche un significato importante. Mette l’accento su una visione di solidarietà, sulla convidisione delle scelte che c’è stata», ha commentato all’Adnkronos Salute.

«Adesso non facciamo polemiche»

Per l’esperto adesso «non ci può essere spazio per le polemiche». Per esempio, per il dibattito acceso dal confronto fra le quantità di vaccini disponibili nel primo giorno di campagna per ciascun Paese. Confronto dal quale emergerebbero delle differenze vistose fra le forniture. «Non ha senso parlarne ora», obietta. «Questo è un momento importante. Tralasciamo tutte queste cose. Chi se ne frega. Se questa giornata ha un valore simbolico, una dose in più o una in meno poco importa».

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