Dpcm Natale, tutte le regole. C’è pure l’invito a non aggiungere i posti a tavola per i nonni

4 Dic 2020 9:00 - di Franco Bianchini
Dpcm Natale

Spostamenti, acquisti, cenoni. Il nuovo show di Giuseppe Conte è andato in onda in diretta tv. Un altro spaccato di propaganda politica, con il premier sotto i riflettori a farsi bello. Solito tono per spiegare il Dpcm Natale. Solito atteggiamento da pater familias che oltrepassa la soglia del ridicolo. È lui che ci dice chi incontrare e quando lavarci le mani. Magari ci dice pure quando comprare i regali da mettere sotto l’albero e quando sistemare Gesù nella capanna del Presepe. Di sicuro, a che ora andare a messa. Forse, tra pochi giorni, ci dirà anche cosa mangiare al cenone, se gli spaghetti alle vongole o il pesce al forno. Fatto sta che il Natale sarà blindato.

Dpcm Natale, gli spostamenti

Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono vietati tutti gli spostamenti da una regione all’altra anche per raggiungere le seconde case. Il 25 e 26 dicembre e il primo gennaio sono vietati anche gli spostamenti da un comune all’altro. Resta il divieto di spostarsi su tutto il territorio dalle 22 alle 5. A Capodanno sarà esteso dalle 22 alle 7. Ci si potrà spostare per motivi lavorativi, motivi di salute e casi di necessità. Tra questi rientra anche l’assistenza a persone non autosufficienti. È sempre consentito il rientro nel comune di residenza, nel proprio domicilio e nel luogo in cui si abita con continuità o periodicità.

Viaggi all’estero

Secondo il Dpcm Natale, chi andrà all’estero per turismo dal 21 dicembre al 6 gennaio al rientro dovrà sottoporsi alla quarantena. Anche i turisti stranieri che arrivano in Italia nello stesso periodo dovranno sottoporsi dalla quarantena. Gli impianti sciistici saranno chiusi dal 4 dicembre al 6 gennaio. Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono sospese le crociere.

Scuola

Dal 7 gennaio ricomincerà la didattica in presenza nelle scuole superiori di secondo grado. In questa fase in ogni scuola sarà garantito il rientro in presenza del 75% degli studenti. Questo passaggio resta aleatorio, sembra quasi un contentino, anche perché non si capisce il metodo.

Bar e ristoranti

Nell’area gialla, bar, ristoranti e pizzerie saranno aperti sempre a pranzo, anche a Natale e Santo Stefano. Nelle aree arancioni e rosse, saranno aperti dalle 5 alle 22 solo per asporto, la consegna a domicilio sarà sempre possibile.

Dpcm Natale, la questione dei cenoni 

Sulla questione dei cenoni, Conte fa le “raccomandazioni”. «Il problema dei festeggiamenti, dei cenoni, dei veglioni è molto sentito dagli italiani e non solo», afferma. «In un sistema liberaldemocratico non possiamo entrare nelle case delle persone e imporre stringenti limitazioni. Possiamo limitarci a introdurre una forte raccomandazione». Quindi, «raccomandiamo fortemente di non ricevere persone non conviventi, soprattutto in queste occasioni, in cui i festeggiamenti diventano più intensi». In sostanza, i nonni restino a casa loro, perché non sono conviventi. Una follia, soprattutto se si pensa che molti sono soli.

Gli alberghi, i negozi, i centri commerciali

Altre regole del Dpcm Natale. Gli alberghi rimangono aperti in tutta Italia ma il 31 sera non si potranno organizzare veglioni e cene, i ristoranti degli alberghi chiuderanno alle 18. Dopo quell’ora sarà consentito solo servizio in camera. I negozi dal 4 dicembre al 6 gennaio potranno rimanere aperti fino alle 21. Dal 4 dicembre al 15 gennaio nei giorni festivi e prefestivi nei centri commerciali saranno aperti solo farmacie, parafarmacie, sanitari, tabacchi, edicole e vivai».

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