Decreto Natale, il governo si copre ancora di ridicolo: clamoroso errore in Gazzetta Ufficiale
I ritardi, le illogicità, la gaffe in diretta e perfino un clamoroso errore nel testo pubblicato in Gazzetta ufficiale: anche il Decreto Natale si trasforma nell’ennesima rappresentazione tragicomica dello stato di confusione che regna nel governo Conte. E, non a caso, diventa subito oggetto delle più creative ironie social.
La gaffe di Conte sulla zona rossa dal 21 dicembre
Atteso e anticipato per giorni, il Decreto Natale è stato presentato con la consueta conferenza stampa serale. Iniziata con il consueto ritardo. “Per mettere a punto tutto”, è sostanzialmente la sintesi della spiegazione data dal premier Giuseppe Conte. Senonché fin dalle prime battute della diretta si è capito che c’era qualcosa di raffazzonato. Conte, infatti, supportato da tanto di slide, ha esordito parlando di misure da zona rossa in vigore dal 21 dicembre, scatenando un certo panico nei cittadini collegati, che in quegli attimi hanno visto passare davanti ai propri occhi la lunga lista di regali non ancora comprati. Poi la comunicazione è tornata sulla data attesa del 24 e, per esempio sul Tg La7, ci ha dovuto pensare Enrico Mentana a rassicura tutti parlando di lapsus.
Decreto Natale: il clamoroso errore in Gazzetta Ufficiale
Non è andata meglio sul fronte del testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dove l’errore è stato clamoroso: nelle note del testo pubblicato inizialmente online si leggeva: “Entrata in vigore del provvedimento: 19/12/2021”. Il refuso è stato poi corretto, ma nel frattempo ha dato un’altra prova dello stato di assoluto sbando del governo. Diventando quindi un ulteriore elemento di ridicolo per il governo e di spunto di ironie per i cittadini. Compresi nomi noti della politica.
L’ironia di Gori: “E per un anno… liberi tutti!”
“E per un anno… liberi tutti!”, ha scritto il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, postando su Twitter lo screenshot dell’errore, incurante del fatto che quel decreto di fatto porta anche la firma del “suo” Pd. A scatenare i social, però, sono state soprattutto le illogicità del testo. “Natale, hacker viola il sito del governo e pubblica un decreto perfettamente comprensibile”, ha scritto Lercio.it. “Ma quindi non posso uscire di casa ma posso andare a visitare una casa di amici o parenti al giorno? No un attimo…”, è stato il commento su Twitter di un utente. “Regalo figlio di 15 anni, tenuto bene“, è stato poi il post di Selvaggia Lucarelli, che fa riferimento alla norma per cui si può uscire al massimo in due più figli, a patto che abbiano meno di 14 anni.
L’ironia dei social, tra figli in vendita e surreali Faq
È, questa dell’età dei figli, una delle questioni più dibattute, insieme a quella dell’apertura di alcuni tipi di esercizi commerciali nei quali però non si capisce bene come andare, visto che si può uscire solo in determinati casi di necessità. “Se in zona rossa vuoi uscire per andare dal parrucchiere (sono aperti) e passando davanti al bar (aperto) ti prendi un cappuccino da asporto, ed effettivamente non stai uscendo né per lavoro né per necessità né per salute, puoi o ti fanno la multa?”, ha chiesto l’utente Claudia Giulia, scatenata nel postare una serie di surreali Faq.
“Se in zona rossa hai un parente in un capoluogo di provincia, ma distanza inferiore a 30 km può andare o no? Se vuoi far visita, in zona arancione, a una persona cara che vive sola nella tua regione, ma a distanza superiore a 30km e in capoluogo, e ti muovi da solo, puoi andare o no?”. E, poi, l’immancabile sui figli: “Se avete ha due figli e uno è minore e uno superiore di 14 anni il maggiore dei due: A) passa il Natale da solo perché voi andate dai suoceri B) Va dai nonni in monopattino, ma siccome crea numero superiore al consentito x il Natale mangia in giardino e vi saluta dalla finestra C) Lo vendi su ebay”.