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Hospital Lazzaro Spallanzani, training for soldiers employed at the drive-through during  the second wave of the coronavirus Covid -19 pandemic. Defense minister Lorenzo Guerini has signed an agreement with the Ministry of Health Ministery to provide temporary drive-through personell in to perform nose and throat swabs to increase the daily Covid-19 testing capacity of the country, in Rome, Italy, 30 October 2020. ANSA/GIUSEPPE LAMI
Hospital Lazzaro Spallanzani, training for soldiers employed at the drive-through during the second wave of the coronavirus Covid -19 pandemic. Defense minister Lorenzo Guerini has signed an agreement with the Ministry of Health Ministery to provide temporary drive-through personell in to perform nose and throat swabs to increase the daily Covid-19 testing capacity of the country, in Rome, Italy, 30 October 2020. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Covid, 17572 nuovi positivi e 680 decessi. Il governo continua a litigare sulla zona rossa

Cronaca - di Redazione - 16 Dicembre 2020 - AGGIORNATO 17 Dicembre 2020 alle 11:31

Sono 17.572 i nuovi casi positivi (su 201.040 tamponi) e 680 morti. Ieri, su 164.431 tamponi eseguiti, i nuovi casi erano stati 14.844 e le vittime 846. Calano le terapie intensive ( – 77) e i ricoveri nei reparti covid-19 (-445). I guariti sono 38.485 nelle ultime 24 ore.

Questi i dati odierni mentre nel governo si continua a litigare sulle misure restrittive per il Natale. Un lungo vertice a Palazzo Chigi non ha al momento sciolto i nodi. Giuseppe Conte si oppone alla zona rossa in tutta Italia dal 24 dicembre al 6 gennaio. Misura che invece Roberto Speranza, Dario Franceschini e Francesco Boccia ritengono necessaria. Non è esclusa l’ipotesi dell’adozione di un nuovo Dpcm contenente le norme più restrittive per il Natale

il coordinatore del Cts Agostino Miozzo in un’intervista a ‘Il Messaggero’ ha spiegato che l’ultima parola spetta al governo. ”Abbiamo fornito precise indicazioni al governo, che deciderà. I provvedimenti devono fare i conti con un quadro complessivo di servizi e controlli oltre che di tutela economica agli imprenditori penalizzati, che spetta agli organismi politici valutare. Di certo, nonostante la loro variegata presenza mediatica, tutti gli esperti sono concordi nell’avvertire i pericoli che l’allentamento dei comportamenti può portare. Siamo in una fase delicata”.

”E’ stato impegnativo e la discussione è andata avanti per due giorni – racconta Miozzo – Il tema, assai delicato, era come affrontare i prossimi giorni, che sono quelli che offrono tradizionalmente le maggiori e più sentite occasioni di incontro e riunione nelle famiglie”.

”Tutti gli esperti concordano che è necessaria la massima prudenza nei comportamenti e che bisogna arrivare a rinunce necessarie, nonostante il periodo dell’anno spinga a cercare assembramenti e contatti – prosegue – Bisogna capire che non esiste rapporto familiare sicuro, che un tampone negativo non basta per dare sicurezza sulla contagiosità”.

 

 

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di Redazione - 16 Dicembre 2020