Badante moldava uccisa nella vasca da bagno: arrestato il figlio dell’anziana. La ricostruzione
Svolta nelle indagini sulla morte di Snejana Bunaclea. È la badante moldava uccisa lo scorso 5 marzo ad Altavilla Silentina, in provincia di Salerno. I carabinieri hanno arrestato un 50enne, figlio dell’anziana signora della quale lei si prendeva cura. Secondo gli investigatori, l’uomo avrebbe ucciso la 43enne per motivi passionali. Nei suoi confronti i militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia in carcere. In un primo momento la morte della donna, morta nella vasca da bagno dell’abitazione dove si prendeva cura dell’anziana, sembrava causata da un malore.
Badante moldava uccisa, la ricostruzione
Secondo quanto ricostruito dalle indagini, il figlio dell’anziana, per depistare le indagini, aveva riferito di problemi di salute della vittima ad avvalorare la tesi di una sua morte naturale. La Procura di Salerno ha sottoposto a sequestro la parte dell’immobile in cui si era verificato il decesso. E ha disposto l’autopsia sul corpo della 43enne, dalla quale sono emersi elementi che hanno dato concretezza all’ipotesi di un omicidio d’impeto, avvenuto con movente di tipo passionale.
L’uomo si era invaghito
L’uomo in effetti, nel corso della convivenza sotto lo stesso tetto con la badante moldava uccisa, si era invaghito della donna, equivocando verosimilmente alcuni comportamenti- Non aveva accettato che la stessa avesse iniziato a frequentare un altro suo conoscente, divenuto presto suo rivale in amore. Un appuntamento a cena con quest’ultimo potrebbe essere stata la causa scatenante del litigio. Che, nell’ipotesi degli inquirenti, sarebbe presto degenerato e avrebbe portato all’omicidio della donna. Omicidio avvenuto nel bagno del primo piano della villetta dove entrambi vivevano.
Badante moldava uccisa nella vasca da bagno
Raggiunta mentre si stava lavando, dopo essere riuscito a sopraffarla cogliendola di sorpresa, l’uomo l’avrebbe affogata. Le avrebbe schiacciato la testa sul fondo della vasca da bagno piena d’acqua. In seguito, sempre secondo quanto emerso dalle indagini, l’omicida si sarebbe reso conto di quanto accaduto. Solo dopo aver alterato la scena del crimine per simulare un incidente, avrebbe allertato i soccorsi.