Arezzo, crolla la finestra in una scuola di Poppi: la maestra fa da scudo all’alunno di prima elementare

24 Dic 2020 12:15 - di Lorenza Mariani
crolla finestra a scuola

Arezzo, crolla la finestra in una scuola di Poppi: la maestra fa da scudo a un alunno. È il sindaco della cittadina, Carlo Toni, a raccontare l’episodio su Facebook. Un fatto accaduto ieri mattina, che ha gettato nel panico insegnante e studenti, rimarcando la situazione di gravità e pericolosità in cui versano gli istituti e, più in generale, lo stato dell’edilizia scolastica.

Arezzo, crolla la finestra in aula: la maestra protegge un alunno

Un dramma per fortuna solo sfiorato, quello registrato dalla cronaca ieri in Toscana. Dove la maestra di una prima elementare di una scuola a Poppi (Arezzo) ha fatto da scudo col suo corpo a un alunno, per proteggerlo da una finestra che è crollata. E il primo cittadino, sulla sua pagina social, racconta: «In tarda mattinata ero come di consueto in Comune, nella stanza del Sindaco, che si affaccia sul viale dei Pini, quando con un sussulto ho sentito le sirene dell’ambulanza. E, come capita in questi casi, un brivido ti scuote. Pensi immediatamente a cosa possa essere successo», racconta il sindaco.

Il racconto del sindaco sulla sua pagina Facebook

Poi la notizia: «Una finestra con apertura a vasistas, per il non funzionamento del sistema meccanico di fine corsa, si è ribaltata sulla maestra la quale, con l’istinto materno che contraddistingue ogni donna, non appena resasi conto di quello che stava succedendo, ha fatto scudo con il suo corpo su uno scolaro che le era vicino. Proteggendolo, come solo una mamma sa fare». Il sindaco spiega che l’episodio è avvenuto nella classe della prima elementare, durante l’ora di religione, mentre i bimbi stavano preparando una poesia per il Natale. «La paura è stata grande – aggiunge Toni –. La maestra e il bambino sono stati trasportati all’ospedale del Casentino e a Arezzo. Le loro condizioni sono buone. E torneranno a casa e, data l’ora in cui scrivo, penso che già lo siano».

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