A Pechino è allarme per una seconda ondata: imposto un nuovo lockdown

29 Dic 2020 18:00 - di Redazione

A Pechino c’è allarme per una seconda ondata di contagi da coronavirus. Nuovi casi di covid preoccupano le autorità locali che hanno introdotto misure restrittive considerando la situazione epidemiologica “cupa e complessa”, come ha spiegato il vice direttore del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie di Pechino citato dal sito di notizie ufficiale Global Times.

In vista delle vacanze per il capodanno e di primavera il rischio di una nuova ondata aumenta, ha precisato. A Pechino è stato introdotto un lockdown nelle aree in cui sono stati registrati casi di contagio non importati (dieci zone del distretto di Shuniy).

Sono state poi scaglionate in tre diversi periodi le vacanze invernali di gennaio degli studenti, in funzione del ciclo scolastico a cui sono iscritti. Ai ragazzi, ai loro insegnanti e alle loro famiglie è stato chiesto di non effettuare spostamenti non necessari, né all’estero né in Cina, ed evitare gli assembramenti. Chi lavora nelle mense deve poter esibire un certificato di buona salute e il risultato negativo di un test per il covid.

Alle aziende viene chiesto di rispettare strettamente le misure di sicurezza e rafforzare i controlli sui loro dipendenti. Oltre a ridurre le riunioni e gli incontri e limitare al massimo le feste aziendali durante le festività.

Sono stati registrati fino a ora a Pechino, dallo scorso 18 dicembre, 16 casi e tre persone contagiate ma asintomatiche, la maggior parte dei quali nel distretto di Shuniy. Sette nuovi casi sono stati scoperti oggi.

In tutta la Cina, i nuovi casi denunciati oggi sono 27, di cui 15 ‘locali’ e 12 ‘importati’. Otto dei casi locali sono stati registrati nella provincia di Liaoning, nel nord est del Paese.

 

 

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