Vergogna a Torino, pedofilo molestava i ragazzini col fisico scolpito e di famiglie disagiate  

28 Nov 2020 9:38 - di Girolamo Fragalà
Torino

Offriva ai ragazzini che frequentavano il giardino davanti alla sua abitazione  ricariche telefoniche, pacchetti di sigarette e altri piccoli regali. Tutto in cambio di favori sessuali. I poliziotti hanno arrestato un 62enne residente alla periferia di Torino al termine di un’indagine durata circa due anni.

Torino, il racconto di un ragazzino

Gli accertamenti erano iniziati nell’ottobre 2018 a seguito di una segnalazione alle forze dell’ordine di un cittadino. Aveva raccontato di essere stato contattato al citofono di casa da un ragazzino che gli aveva chiesto chi fosse «il pedofilo con la testa pelata che abita al piano di sotto» che lo aveva molestato. Il ragazzino, che all’epoca dei fatti aveva 14 anni, gli aveva confidato che non era la prima volta che l’individuo lo contattava. Gli chiedeva di andare a comprare le sigarette in cambio di 10 euro. Qualche giorno prima lo stesso uomo lo aveva anche «accarezzato e toccato nelle parti intime». E lui aveva reagito «allontanandolo con uno spintone».

Sceglieva le vittime più facilmente corruttibili

Dalle indagini a Torino è emersa una vera e propria ossessione dell’uomo per i ragazzi con il fisico scolpito provenienti da famiglie disagiate. E quindi più facilmente corruttibili. Passava intere notti  a chattare con minorenni e, come scoperto dagli agenti della Polizia municipale, in più occasioni anche minori di 14 anni. Si scambiava foto o video in diretta, spesso spacciandosi per loro coetaneo. Chiedeva foto di loro nudi e manifestava il desiderio di avere rapporti sessuali, inviando  al riguardo filmati con scene di sesso fra omosessuali.

La “predilizione” per i soggetti più giovani

Rintracciato dalle forze dell’ordine, il ragazzino ha, poi, raccontato che un episodio analogo si era verificato un anno prima. E aveva avuto come protagonista sempre lo stesso uomo. Il giovane ha inoltre riferito che, tra i ragazzi del parco del quartiere di Torino, quell’uomo che deambulava avvalendosi di una carrozzina era conosciuto. Così come si sapeva che aveva una certa «predilezione» per i soggetti più giovani. Nei loro confronti aveva già assunto atteggiamenti simili, inducendoli a recarsi nella sua abitazione.

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