Subiaco, sospetti su un finto reparto Covid. Lollobrigida: «Gravissimo, va fatta subito chiarezza»
Esplode il caso del finto reparto Covid. All’ospedale di Subiaco manca dal 2015 la terapia intensiva. Ma incredibilmente da qualche settimana sono spuntati fuori 10 posti letto per pazienti Covid. E pensare che nella struttura ospedaliera sublacense non ci sono né pneumologi e né infettivologi. All’insaputa della Regione Lazio, la Chirurgia è stata trasformata in reparto Covid. Si tratta di 10 posti letto che non figurano nell’ordinanza regionale sulla “rete ospedaliera Covid-19” che, per l’ospedale di Subiaco, indica soltanto 2 posti letto allocati, tra l’altro, a ridosso del Pronto Soccorso. Una scelta, quella di confinare in quella zona i contagiati, finalizzata al contenimento del virus. Al momento non si capisce chi abbia ordinato lo stravolgimento della Chirurgia e autorizzato la realizzazione di questo reparto Covid.
L’unica cosa che appare certa è che quattro persone sono morte in seguito al ricovero per Covid all’interno di un reparto “fantasma” e che le stesse non risultano tra le vittime del virus nei bollettini emessi quotidianamente dalla Regione. Una vicenda che getta ombre sulla gestione dell’emergenza sanitaria ma sulla quale il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, vuole fare chiarezza attraverso un’interrogazione che presenterà nelle prossime ore al ministro della Salute, Roberto Speranza.
Finto Reparto Covid
«Lascia attoniti quanto riportato dagli organi di stampa – dichiara Lollobrigida – riguardo quello che sembra essere a tutti gli effetti, un finto reparto Covid allestito nella Chirurgia dell’ospedale di Subiaco. Un fatto gravissimo, se confermato, ancor più alla luce dei decessi registrati nelle prime due settimane di novembre”.
Il balletto dei numeri
“Si tratta di quattro anziani ricoverati per Covid presso la struttura ospedaliera di Subiaco – aggiunge Lollobrigida – all’interno di un reparto che presenta dieci posti letto ma che attualmente non è indicato nell’ordinanza regionale sulla rete-Covid. Inoltre, desta perplessità il fatto che delle quattro persone decedute non si trova riscontro tra i dati anagrafici dei defunti Covid, citati nei bollettini quotidiani della Regione.
L’interrogazione di Fratelli d’Italia
“Bene hanno fatto i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini e Chiara Colosimo, ad interrogare il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per pretendere chiarezza in merito al vergognoso balletto sul numero dei decessi all’interno della Asl Rm 5. Nelle prossime ore – conclude Lollobrigida – depositerò un’interrogazione per chiedere al ministro della Salute, Roberto Speranza, chi abbia autorizzato i dieci posti letto destinati all’emergenza Covid presso l’ospedale di Subiaco e per capire come sia possibile che queste morti siano sfuggite al bollettino quotidiano”.