Striscia la Notizia ridicolizza la Azzolina con la gag su “Cazzolina” piena di cerotti (video)
A Striscia la Notizia si parla dell’ultimo consiglio dei ministri in cui si è discusso del Dpcm che regolerà il periodo delle feste di Natale, compresa la possibilità di riapertura delle scuole. La ministra Lucia Azzolina, quella del tg satirico di Antonio Ricci, ha svelato diversi retroscena dell’incontro. «Buonasera dalla vostra super Cazzolina – esordisce l’imitatrice della grillina – come avete saputo qualche giorno fa abbiamo avuto un serenissimo confronto in Consiglio dei ministri sul nuovo Dpcm di Natale».
Il video con la finta Azzolina
Il video però che ritrae la finta Azzolina sembra dire l’esatto opposto: la titolare del dicastero dell’Istruzione si presenta infatti con cerotto alla testa e camicia tutta strappata. «Ho detto con molta calma a Conte e Speranza che sono molto contenta che la curva si stia appiattendo… ma in qualità di ministro è arrivato il momento di esprimere la mia opinione sulla questione». «Se a dicembre riapriranno negozi, ristoranti e piste da sci allora devono riaprire anche le scuole. Quindi scuole aperte a capodanno». E poi ancora: «Gli studenti hanno tutti il diritto di andare a scuola». Frase che ripete in ogni circostanza e che non tiene conto del braccio di ferro tra Stato e Regioni. Il ministro infatti vorrebbe riaprire gli istituti quanto prima mentre i governatori vogliono rinviare il tutto a gennaio. Guarda il video
«A scuola prima di Natale? Ci stiamo lavorando»
Azzolina proprio ieri ospite a Stasera Italia il ministro ha detto: «Riapertura delle scuole prima di Natale? Ci stiamo lavorando e, in maniera graduale, è possibile, ma ancora non posso dare una data certa. Dobbiamo osservare ancora a fondo la curva. Capisco davvero le difficoltà di alcune famiglie nel far svolgere ai loro figli la didattica a distanza. Un bambino di sei anni per imparare a leggere e scrivere ha bisogno della sua maestra. Per questo è importante, con prudenza e appena la curva lo permetterà, riaprire tutti gli istituti e far tornare gli alunni a scuola».