Ristori a fondo perduto: chi ne ha diritto e quando arriveranno i soldi stanziati dal governo
Via libera del Consiglio dei ministri al decreto Ristori Bis che stanzia ulteriori risorse per le attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni dell’ultimo Dpcm anti-Covid, per sostenere i genitori lavoratori e vara ulterioti misure connesse all’emergenza in corso.
Ristori a fondi perduto
Nel decreto è previsto un ampliamento delle categorie di attività beneficiarie del contributo a fondo perduto del dl Ristori approvato il 28 ottobre scorso. Inoltre per alcuni operatori già beneficiari del contributo che registrano ulteriori restrizioni delle loro attività alla luce delle nuove misure restrittive nelle zone arancioni e rosse, il contributo è aumentato di un ulteriore 50 per cento.
È previsto un nuovo contributo a fondo perduto per specifiche imprese che operano nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità Il contributo sarà erogato seguendo la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti dal decreto “Rilancio” e per quelli introdotti con il precedente decreto “Ristori”. L’importo del beneficio varierà in funzione del settore di attività dell’esercizio.
I codici Atecco individuati
La lista dei codici Ateco si è ampliata rispetto a otto mesi fa: ai primi 53, infatti, si dovrebbe affiancare una quarantina di nuove categorie, dagli estetisti ai negozi che chiuderanno al minimo per due settimane nelle zone rosse, e che dovrebbero ricevere, stando alle prime bozze del provvedimento, un contributo a fondo perduto raddoppiato, al 200%, rispetto a quanto già ricevuto in estate con il ristoro del decreto Rilancio. Anche i bar nelle zone rosse, al momento al 150%, dovrebbero ottenere ristori del 200%, mentre chi già riceve un ristoro doppio rimarrà in quella percentuale.