Meloni sfida il governo: “Trasformeremo la rabbia in proposte. Vogliono collaborare? Le approvino”

12 Nov 2020 14:10 - di Eugenio Battisti

”L’Italia è in condizione di estrema difficoltà. Ma il disagio non si può derubricare a qualche imbecille che devasta le città o genera caos. Fratelli d’Italia  vuole trasformare la rabbia in progetti. Il dissenso in alternativa. Per trasformarli in proposte reali”. Giorgia Meloni nel corso di una conferenza stampa a via della Scrofa lancia la sfida al governo.

Meloni sfida il premier: non conosciamo ancora la legge di bilancio

Bacchetta il premier Conte ed elenca le proposte di Fratelli d’Italia che Palazzo Chigi e i ministri fanno finta di non conoscere. ‘‘Noi non abbiamo ancora visto la legge di bilancio. Questa legge è stata licenziata dal governo più di 20 giorni fa e non è ancora arrivata in Parlamento”.  Tempi biblici che strozzano la discussione in aula. “Già oggi – dice la Meloni –  sappiamo che per consentire che venga approvata in tempo, la possibilità di svolgere un esame approfondito è molto difficile. Ancora prima che la legge di bilancio arrivi in Parlamento, il dibattito è già compromesso”.

Collaborazione? Sì ma senza imbrogli. “Per carità – dice ai giornalisti la leader di FdI –  se ci sono due relatori alla legge di bilancio è interessante. Ma io sono una persona che si fa più convincere dalla sostanza, più che dalla forma”. ”Intendiamoci – precisa – per la collaborazione è la maggioranza che deve decidere. Perché è la maggioranza che il coltello dalla parte del manico. Fino ad ora ci hanno bocciato 2mila proposte. Se non c’è collaborazione non è colpa nostra, è surreale. L’unico modo per dire che c’è una disponibilità, è approvare le nostre proposte”.  La super-capigruppo? Un’altra formula astratta. “La capigruppo c’è. Ogni volta che si vuole convocarla, si convoca. Noi siamo disponibili a portare le nostre proposte ovunque. La super-capigruppo non risolve il problema. Il problema va risolto dalla maggioranza. ”E ancora: l’unica proposta che ci è stata fatta è stata.  ‘Volete 5 milioni di euro da spendere come volete voi?’. Questa non è collaborazione, è spartire e abbiamo detto di no”.

“Il credito di imposta va esteso al 100 per cento”

Poi affronta i nodi scoperti dell’agenda politica. ”Penso che non si possa non partire dal tema degli affitti. Il credito d’imposta deve essere esteso al 100 per cento per chi subisce una perdita del fatturato superiore del 33%. Se uno non può pagare, lo Stato deve pagare gli affitti. Altrimenti ti costringono a chiudere”.  La Meloni vuole sfidare il governo su alcune proposte puntuali. “Parliamo di cose concrete, invece di parlare di cabine di regia.”. Sul lavoro. ”Dobbiamo combattere ogni discriminazione tra lavoratori dipendenti e autonomi. Da sempre puntiamo a un sistema unico di ammortizzatori sociali. Per noi garantire la continuità delle aziende è fondamentale”.

“Aspetto la proclamazione ufficiale di Biden”

Infine una finestra sugli esteri e le presidenziali Usa. ”Abbiamo rispetto per la democrazia americana. La cosa più normale da fare è rispettarla. Anche per il clima della campagna elettorale e di queste ultime giornata. Ci sarà alla fine una proclamazione. E noi saremo assolutamente contenti di continuare a lavorare per continuare a tenere forti i rapporti con gli Stati Uniti. Bisogna muoversi con un po’ più di delicatezza. Beato chi ha certezze, io non ne ho e attendo di averle, mi sembra più serio procedere e lavorare così”.

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