Lollobrigida: “In un mese 4 Dpcm. Conte non ha alcuna strategia contro il Covid”

6 Nov 2020 14:56 - di Agnese Russo
dpcm conte covid

Metodo, merito e strategia. Con l’ultimo Dpcm il governo Conte le ha sbagliate tutte. Non sorprende, quindi, la sollevazione delle Regioni, che hanno scoperto solo dai media in “quale scala cromatica” anti Covid erano state inserite. A sottolinearlo è stato il capogruppo di FdI alla Camera, Francesco Lollobrigida, ricordando che “c’è stata poca trasparenza, ed è oggettivo”.

A Palazzo Chigi le sbagliano tutte

“I presidenti delle Regioni contestano le scelte del governo, che ha sbagliato tre cose: il metodo, il merito e la strategia“, ha detto a Radio Anch’io l’esponente di FdI. Rispetto al metodo, secondo Lollobrigida, “far sapere ai presidenti di Regione, attraverso i giornali, qual è la scala cromatica che è stata loro assegnata significa non dare un tempo congruo per prepararsi”. “C’è stata poca trasparenza ed è oggettivo: i dati utilizzati – ha ricordato Lollobrigida – sono di due settimane fa. I 21 parametri individuati non hanno una scala gerarchica: a seconda di come sono utilizzati danno risultati molto diversi tra loro”.

Lollobrigida: “Governo senza metodo, merito e strategia”

“Poi – ha aggiunto l’esponente di FdI – ci sono problemi di merito: non si possono considerare allo stesso modo le province di una regione enorme come la Lombardia. Il nostro centro studi, già durante l’emergenza lombarda, dimostrò che c’erano differenze enormi tra Brescia e Bergamo e le altre città”. “Il terzo errore di questo governo è la strategia: in estate è stato annunciato l’arrivo di una seconda ondata”.

In un mese 4 Dpcm: contro il Covid Conte naviga a vista

“Dov’è la strategia se – si è chiesto quindi Lollobrigida – l’esecutivo è costretto a emanare, in un mese, quattro Dpcm che dicono cose diverse? Questi decreti non sono documenti generali, ma incidono sulla vita, sulla libertà, sulle attività produttive. Il 26 aprile chiedemmo di tutelare le persone più fragili: non farle entrare in contatto con il virus per non intasare le terapie intensive. Interventi di carattere peculiare, quindi non su base regionale”, ha concluso Lollobrigida.

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