Grillo jr verso il processo per stupro. I pm hanno creduto alla vittima: abusata perché ubriaca

21 Nov 2020 15:11 - di Redazione

Chiuse le indagini sul figlio di Grillo, Ciro, e tre suoi amici sui quali si indaga per stupro. A breve arriverà dalla Procura di Tempio Pausania la richiesta di rinvio a giudizio. I pm non credono dunque che sia stato un rapporto consenziente quello con la ragazza, una studentessa milanese, che li denunciò nel luglio del 2019.

Gli inquirenti hanno visionato i video

Gli inquirenti hanno visionato i video sui cellulari degli indagati e sullo smartphone della vittima e hanno tratto le loro conclusioni. La ragazza, che era con un’amica, incontrò Grillo jr e i suoi amici al Billionaire. Dopo avere bevuto insieme, il gruppo si trasferisce nella villa del fondatore del M5S in Costa Smeralda. Qui il figlio Ciro e i suoi amici fanno i loro comodi, una notte brava di soprusi approfittando del fatto che la ragazza, intontita dall’alcol, è incapace di reagire. Qualcuno filma tutto con il telefonino.

Interrogata la moglie di Beppe Grillo

Nella villa c’è anche la moglie di Grillo, Parvin Tadjik, che dichiarò di non avere sentito nulla. La vittima, tornata a Milano, decise di sporgere denuncia dopo qualche giorno. Non è il primo caso del genere e il ritardo nella denuncia non può certo essere addotto come prova della scarsa credibilità della denunciante, che è difesa dall’avvocato Giulia Bongiorno. La sua amica confermò le accuse anche se mentre si sarebbe verificato lo stupro di gruppo lei dormiva e non ha dunque visto.

L’inchiesta lumaca sul presunto stupro

Il Giornale già lo scorso gennaio aveva denunciato gli ingiustificati ritardi che hanno portato l’inchiesta per le lunghe. Per esempio: la moglie di Grillo è stata interrogata due mesi dopo la denuncia. Perché?  E quasi un anno è durata l’analisi dei tabulati telefonici.

Un’inchiesta lumaca per la quale – scriveva il Giornale – la Procura non ha colpe: “Ma della lentezza delle indagini la Procura non ha molta colpa. Se tutto procede molto a rilento è perché sotto accusa non ci sono dei peruviani ubriachi ma quattro rampolli della Genova bene, in grado di esercitare pienamente i loro diritti alla difesa. Ciro Grillo e i suoi amici hanno ad assisterli uno staff agguerrito di legali. E hanno un loro supertecnico informatico, il genovese Mattia Epifani, pronto a scendere in campo in uno dei terreni che potrebbero risultare decisivi per l’inchiesta, ovvero l’analisi degli smartphone e dei profili social dei protagonisti”. E proprio sul profilo Instagram di Ciro Grillo fu scovato un commento choc: “Ti stupro bella bambina, attenta”.

 

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