Feltri a Verna (OdG) sul caso Boldrini: “Sei un comico irresistibile. Pensa al tuo italiano…”

30 Nov 2020 18:36 - di Alberto Consoli
Feltri contro Verna

E questo è il presidente dell’Ordine dei giornalisti? Vittorio Feltri risponde ridicolizzando il presidente nazionale, Carlo Verna, intervento per stigmatizzare la presunta censura che il figlio, Mattia Feltri, avrebbe operato su un articolo di Laura Boldrini a margine del caso Genovese.  Feltri padre non si lascia sfuggire l’assist che gli fornisce la stessa reprimenda di Verna. Si dà il caso che l’italiano del numero uno dell’ordine non sia ineccepibile.

Feltri a Verna: “Il tuo italiano fa ridere”

E allora Feltri si scatena: “La forma è ridicola, l’italiano approssimativo, fa ridere. Se uno che scrive così diventa il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Italiani, non si può che constatare che è una forma di comicità quasi irresistibile. Un ordine che non tutela i giornalisti e che è rappresentato da un signore che ha una prosa così brillante fa nascere il sospetto che siamo di fronte ad una farsa generale. E’ come se facessero me presidente dei chirurghi italiani”. Ad affermarlo all’Adnkronos è Vittorio Feltri, commentando così la replica del presidente nazionale  Carlo Verna contro di lui e contro il figlio, Mattia Feltri. Reo, come sappiamo, di essersi rifiutato di pubblicare sull’ Huffington Post – che dirige – un articolo pieno di insulti al padre Vittorio della “Presidenta”.

Un articolo con cui l’ex presidente della Camera voleva denigrare l’articolo di Libero sul caso della fanciulla stuprata, definita nel titolo “ingenua”. Da lì si  è poi scatenato il putiferio. “La lettera di Verna, presidente dell’Ordine giornalisti, indirizzata a mio figlio Mattia è più divertente di quella scritta da Peppino sotto dettatura di Totò. Un capolavoro di comicità”. “Se il presidente dell’Ordine Nazionale scrive in questo modo – incalza Feltri –  vuol dire che l’ordine si è messo sulla strada della comicità -sottolinea Feltri-. Ognuno scrive come può, lui scrive con le terga”. Va giù duro. Entrando poi nel merito della lettera di Verna, il direttore di Libero cita proprio il riferimento al ‘linguaggio’, con cui Verna, nella sua replica, parla di lui scrivendo:

Feltri: “Sono contento di essermi dimesso dall’Ordine”

“Per il linguaggio che usava e usa era certamente il peggior iscritto (all’Ordine, ndr). Circa il linguaggio -afferma Feltri- ognuno di noi usa il linguaggio che vuole. A meno di non incorrere in diffamazione a mezzo stampa. M in quel caso intervengono il codice penale e il codice civile. All’Ordine ti processano in continuazione perché hai usato un linguaggio che a loro non piace. E’ normale? A me sembra ridicolo. Sono contento di essermi dimesso dall’Ordine, questa è la conclusione”.

“Non sopportano che io sia diventato ricco”

C’è poi la questione dell’ipotesi di ‘censura’ in capo al figlio Mattia nei confronti di Laura Boldrin. Feltri risponde secco: “La censura in questo caso non esiste. Il direttore di una qualsiasi pubblicazione, internet o cartacea, decide quello che entra e quello che non entra. Non mi sembra una cosa così strana, è sempre successo. Si chiama direttore responsabile perché è il responsabile della pubblicazione. Se c’è un articolo che lui non condivide non lo pubblica, e il suo giudizio è insindacabile”. E aggiunge: “Mattia è una persona civile, non è come me che si incazza subito. L’ha chiamata, ha cercato di sistemare la faccenda. Non è riuscito, e pazienza”.

Infine, una parola sui numerosi attacchi ricevuti nel corso della sua carriera. Feltri  non ne può più e va giù pesante su chi l’ha sempre messo in croce.  “Io non provo dentro di me neanche un fremito. Non mi incazzo. A volte mi diverto. Io la mia strada l’ho compiuta. La cosa che non sopportano è che io sono diventato ricco e che loro sono rimasti con le pezze al culo, ecco il motivo per cui si incazzano”, conclude Feltri.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *