Da Pfizer l’annuncio che tutti aspettavano: «Il vaccino funziona, pronte le dosi per 25 milioni di americani»

9 Nov 2020 15:03 - di Laura Ferrari
Pfizer

Accelera la corsa per arrivare, prima possibile, al traguardo di un vaccino anti Covid. Forti dei primi dati di fase 3 che parlano di un’efficacia al 90%, rispetto al placebo, il gigante farmaceutico Pfizer e l’azienda biotech tedesca BionTech stanno lavorando h24 per aumentare la produzione. L’obiettivo è ambizioso: avere 50 milioni di dosi, sufficienti per 25 milioni di persone. Questo perché la somministrazione prevede 2 dosi, entro la fine dell’anno e 1,3 miliardi di dosi nel 2021.

Pfizer – ricorda il Washington Post – ha investito 2 miliardi di dollari di fondi suoi nel progetto. Inoltre, ha chiuso un contratto da 1,95 mld di dollari con il Governo statunitense per fornire 100 milioni di dosi, una volta che il vaccino si dimostrerà efficace e sarà approvato.

La Pfizer ha atteso la fine delle elezioni Usa per l’annuncio

Il vaccino utilizza una tecnologia innovativa. Ogni iniezione contiene nanoparticelle lipidiche – bolle di grasso – che circondano una striscia di materiale genetico. Si tratta dell’Rna messaggero. Dopo che il siero è stato iniettato, la capsula adiposa trasporta il suo carico prezioso nelle cellule. Quindi, l’Rna messaggero le istruisce a costruire la proteina Spike. A quel punto “insegna” efficacemente al sistema immunitario come riconoscere e bloccare il coronavirus. È lo stesso approccio utilizzato da un altro candidato vaccino contro Covid. Il riferimento è a quello sviluppato dall’azienda biotech Usa Moderna.

“I risultati dimostrano che il nostro vaccino a base di mRna può aiutare a prevenire il Covid-19 nella maggior parte delle persone che lo ricevono. Ciò significa che potenzialmente siamo ad un passo dal fornire alle persone in tutto il mondo la svolta. Una svolta tanto necessaria per contribuire a porre fine a questa pandemia globale”. Lo afferma Albert Bourla, il presidente di Pfizer, in un lettera pubblicata sul sito dell’azienda farmaceutica americana. “Al momento non possiamo richiedere l’autorizzazione all’Fda per l’uso in emergenza del vaccino solo sulla base di questi risultati di efficacia – precisa – Sono necessari infatti più dati sulla sicurezza, che stimiamo arrivino nella terza settimana di novembre, come parte del nostro studio clinico che è ancora in corso”.

La soddisfazione del presidente del colosso farmaceutico, Albert Bourla

Bourla sottolinea anche che l’azienda, che lavora sul vaccino in collaborazione con BionTech, “sta lavorando per dimostrare che il vaccino può essere prodotto in maniera costante soddisfando gli standard di qualità” perché ricorda il presidente di Pfizer “l’efficacia, la sicurezza e una produzione costante, sono i tre requisiti necessari prima di chiedere l’autorizzazione”. “Voglio ringraziare le migliaia di persone che si sono offerte volontarie per partecipare alla sperimentazione clinica – conclude – i nostri collaboratori e ricercatori, i colleghi in tutto il mondo che stanno dedicando il loro tempo a questo compito cruciale. Non avremmo potuto arrivare a questo punto senza il grande impegno di tutti, la loro dedizione e il loro coraggio sono le ragioni per cui continuiamo a credere che la scienza vincerà”.

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