Credito fiorentino, la Cassazione conferma la condanna a 6 anni e mezzo per Verdini. Rischia il carcere
La Cassazione conferma la condanna a Denis Verdini per il crac del Credito fiorentino. L’ ex senatore di Forza Italia e poi di Ala adesso rischia il carcere. Un esito difficilmente evitabile, anche secondo la difesa. L’ex parlamentare era stato condannato a 6 anni e 9 mesi in appello. Ora la Cassazione dovrà notificare il dispositivo della sentenza dei giudici fiorentini.
Credito fiorentino, La Cassazione condanna di Verdini
Secondo le accuse Verdini avrebbe provocato il dissesto dell’istituto di credito attraverso numerose operazioni “anomale”. In particolare con una pioggia di finanziamenti nel settore edile. Soprattutto nei confronti di società del gruppo Btp. Degli imprenditori Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei (anche loro condannati in appello).
L’indagine nasce da una relazione di Bankitalia che avevano denunciato “gravissime criticità”. Il Credito cooperativo fiorentino fu commissariato nel 2010. Poi dichiarato insolvente e assorbito da Chianti Banca. Sempre per il dissesto dell’istituto in appello erano stati condannati a 3 anni e 4 mesi Monica Manescalchi e Leonardo Rossi. L’ex dg della banca e alcuni membri del Cda avevano patteggiato la pena.
L’ex senatore ora rischia il carcere
Verdini era stato condannato dalla Corte di Appello di Firenze il tre luglio del 2018. In primo grado gli erano stati inflitti nove anni. Poi ridotti per alcune prescrizioni legate ai reati di truffa sui fondi pubblici dell’editoria. Ieri il Pg della Suprema Corte, Pasquale Fimiani, aveva chiesto l’annullamento con rinvio della sentenza di secondo grado. Per alcuni fatti di bancarotta e “numerosi altri episodi” sui quali chiedeva un ulteriore approfondimento. Secondo il Pg, inoltre, erano prescritti alcuni capi di imputazione relativi ai fondi sull’editoria. Ma il collegio della Quinta sezione penale ha ritenuto che ci fossero gli elementi per confermare quasi interamente il verdetto d’appello.
La difesa: siamo profondamente delusi
Gli avvocati di Verdini si sono detti “profondamente delusi” dalla sentenza. “Perché il ricorso che avevamo proposto a noi sembrava fondato. Ma soprattutto perché ieri il procuratore generale in un intervento molto motivato e persuasivo aveva chiesto l’accoglimento in larga parte dei nostri motivi di ricorso”. Così gli avvocati Franco Coppi ed Ester Molinaro dopo la conferma della condanna. Andrà in carcere? “Purtroppo – ha risposto Coppi lasciando la Cassazione – mi pare che non ci siano esiti diversi. Per fortuna è un uomo molto forte e molto coraggioso. E saprà affrontare questa prova“.
“Sono umanamente molto dispiaciuto”. Così Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi parlamentari azzurri “Il rispetto che si deve a una sentenza definitiva – sottolinea Mulè – nulla toglie al dispiacere per la vicenda umana che coinvolge Verdini e la sua famiglia”.