Covid, stipendi dopo lo choc sanitario: tre scenari. Più colpite le professioni mediamente specializzate
Quale sarà l’impatto sugli stipendi dopo lo choc del Covid? Quali sono gli asset fondamentali sui quali si determinano i salari. E che impatto avranno in futuro? Come verranno remunerate competenze e funzioni? Domande difficili. Alle quali ha cercato di dare una risposta Future of Rewards. L’indagine realizzata da Badenoch + Clark.
Stipendi post Covid, tre scenari possibili
L’indagine ha preso in esame fattori determinanti. Istruzione, capitale umano. Livelli professionali, aree funzionali. Settori e altre caratteristiche dei lavoratori e delle aziende. L’analisi ha permesso di delineare tre scenari. Ecco gli scenari. Nel primo scenario sono i livelli professionali più alti a trarne beneficio. Nel secondo scenario, invece, i salari per i livelli professionali subiscono in media delle variazioni negative. Ma prossime allo zero.
Eccesso di offerta di laureati nel settore farmaceutico
Il terzo scenario ci dà i risultati delle previsioni dovute all’espansione di domanda. Per i singoli settori. I settori più digitalizzati avranno delle variazioni negative, prossime allo zero. Le imprese sono costrette ad assumere personale meno qualificato. E a formarlo internamente. Il settore farmaceutico, invece, si trova in una situazione di eccesso di offerta di laureati. E si registra una previsione negativa prossima allo zero.
Per gli altri settori legati alla salute e benessere si registrano previsioni comunque prossime allo zero, Ma con segno positivo. Di questa espansione beneficeranno maggiormente i dirigenti e gli impiegati. Nello specifico delle posizioni più apicali, i dirigenti dei settori arte e intrattenimento (1,63%). Tessile (1,44%). Consulenza legale, fiscale, ricerche di mercato (1,34%). Per i quadri, invece, i settori con una risposta migliore saranno quelli riguardanti i servizi alla persona (0,85%). Consulenza e ricerche di mercato (0,91). Apparecchiature elettriche ed elettroniche (0,67%). Tessile (0,63%). Le aree che beneficeranno maggiormente dell’espansione della domanda sono quelle del marketing, manutenzione ed acquisti e vendite.
Salari più bassi per le professioni poco specializzate
In termini salariali, la variazione del tasso di disoccupazione avrà un impatto negativo. In un range tra lo 0 e -1% tra tutti i settori. La disoccupazione e l’inattività accentueranno la polarizzazione del mercato occupazionale. Che si concentrerà sempre di più tra le posizioni dirigenziali e specializzate e quelle non specializzate. I livelli professionali più colpiti sono infatti quelli a media specializzazione.