«Conte è tutta colpa tua. Sono disperata»: in un video il drammatico annuncio di un’imprenditrice
«Conte è tutta colpa tua. Sono disperata»: in un video il drammatico j’accuse di un’imprenditrice 40enne appena costretta a chiudere la sua attività, quando ancora non si era ripresa dagli effetti devastanti del primo lockdown. E in procinto di affrontare le nuove, penalizzanti conseguenti, delle ultime restrizioni governative inferte al mondo della ristorazione. Sui social irrompe il video della drammatica testimonianza di una commerciante disperata. Un grido d’aiuto che la libera professionista 40enne rivolge direttamente a Conte a cui la donna denuncia di essere ormai rimasta senza soldi, senza aiuti, senza dignità, senza lavoro. E, punta l’indice nel suo j’accuse, tutto riconducibile a Conte e al suo «sistema» che ha penalizzato il mondo della ristorazione. Un grido di dolore, straziante, che si conclude nel più inquietante dei modi: «La mia vita è finita. E nella mia stessa situazione ci sono tante persone come me. Persone che potrebbero uccidersi. Cosa che non è detto che non faccia anche io»…
Conte è colpa tua: in un video la drammatica testimonianza di un’imprenditrice
Un allarme suicidi, quello seguito al lockdown, che negli ultimi mesi ha tragicamente aggiornato, con dati terribili, il suo bollettino. E oggi, la commerciante protagonista del video rilanciato da RadioSavana su Twitter, evoca nuovamente lo spettro del tragico gesto. Una disperazione dignitosa, la sua, che trasuda indignazione, rabbia, disillusione totale. «Giuseppe Conte ti voglio fare vedere due cose», esordisce nelle prime sequenze del messaggio multimediale la donna rivolgendosi direttamente al premier. Una è il locale vuoto, con banconi e vetrine desolantemente sguarniti. E la seconda è il mazzo di chiavi dell’esercizio commerciale che la sua intestataria sta andando a riconsegnare. Di lì a mezz’ora restituirà quel mucchietto di ferro ormai inutile, annuncia. Poi prosegue: «Il mio locale era una start-up. Un bar cornetteria nato solo a giugno dello scorso anno. Un’attività che, per poter aprire, mi è costata due prestiti. Uno dei quali ottenuto grazie alla firma di una persona a me vicina che che mi ha fatto da garante».
«Sono arrivata a 40 anni per perdere soldi, dignità lavoro»
«Ma si sa che una startup nel primo anno ha solo spese. Spese. E spese. Il primo anno è così. Comunque era in fiorente crescita… Poi mi sono bloccata per questo dannato Covid. E nessuno ci ha aiutato. Nessuno ci sta aiutando. È andato tutto a tarallucci e vino dopo la prima ondata. E così finirà anche dopo questa seconda. Ma noi non portiamo a tavola ai nostri figli le tue premesse caro Conte. Portiamo piatti vuoti. Siamo di-spe-ra-ti. Ti sei dimenticato di chi ha fallito per causa tua. Di chi non si è ancora ripreso dopo il primo lockdown. E per causa esclusivamente tua e del tuo sistema». Poi, il passaggio più delicato. quello più drammatico, che l’imprenditrice 40enne affida alla conclusione del suo intervento. «La mia vita è finita. Aiuti non ne ho. Rimango solo con tanti debiti. Sono arrivata a 40 anni per perdere soldi, dignità lavoro. La mia vita è finita. E nella mia stessa situazione ci sono tante persone come me. Persone che potrebbero uccidersi. Cosa che non è detto che non faccia anche io»...
Sotto, il drammatico j’accuse contro Conte di un imprenditrice che ha appena chiuso la sua attività: frame e video dall’account Twitter di RadioSavana.
Testimonianza di una nostra connazionale 40enne che ha dovuto chiudere l’attività: “Sono disperata. Mi faccio pena da sola, ho perso dignità, soldi e lavoro. Sono piena di debiti e nessuno mi aiuta. Molti si uccideranno, forse anche io.” Questa è la realtà. #Lockdown #RadioSavana pic.twitter.com/lzUQMJ0X7L
— RadioSavana (@RadioSavana) November 1, 2020