Toti tuona: «Serve un nuovo predellino. La Lega si svegli o ricostruirò il centro con chi ci sta»
Giovanni Toti mostra gli artigli. Reduce dalla cena con Mara Carfagna, il governatore della Liguria dà l’altolà agli alleati. “Le ipotesi per ridare un equilibrio al centrodestra sono due”, dice in una lunga intervista a Repubblica. “O il partito più grande, cioè la Lega, si fa carico di un nuovo predellino come fece Berlusconi quando ebbe l’idea di costruire il Pdl, oppure una costituente. Tra tutti quelli come me e Mara Carfagna che non siamo di struttura strettamente leghista e vogliamo ricostruire la gamba moderata del centrodestra».
Toti: serve un nuovo predellino
Obiettivo: cambiare marcia dopo il risultato deludenti dei ballottaggi. “Dobbiamo essere pronti per le elezioni comunali del 2021 che saranno un grande test”. L’errore principale di Salvini, prosegue Toti, è stato quello di non aver capitalizzato il consenso che aveva ricevuto. Per costruire una coalizione che superi quella del centrodestra tradizionale Manca la cattura del centro.
“C’è una richiesta politica da parte degli elettori, cui non corrisponde una offerta adeguata. Le ultime elezioni, al di là dei risultati di qualche lista dei governatori come la mia, hanno prosciugato elettoralmente il centro. Manca un 10% di voti e temo che Forza Italia non possa garantirli, oscillando tra il 4 e il 6%».
Toti: “Dipende tutto da Salvini”
Toti si rivolge “a tutti, compresi gli amici di Forza Italia. Ma in primo luogo dipende da Salvini. Se la Lega ha politicamente e culturalmente la forza di superare se stessa, aprire i confini, cambiare gli statuti, accogliere tutti in una grande famiglia, bene. Altrimenti proveremo noi a costruire un centro indispensabile per tornare a governare il Paese”.
Se alle comunali, avverte Toti, “sarebbe un pessimo viatico per le politiche. Le amministrative del prossimo anno saranno il banco di prova di qualsiasi nuova formazione politica. E’ chiaro – conclude – che tutto quello di cui stiamo parlando in questi giorni con Mara deve avvenire entro gennaio”. La prima reazione arriva dall’azzurro Mulè che chiede maggiore chiarezza. Per evitare inutili bizantinismi.
Di tanto in tanto esce qualche profeta che vorrebbe cambiare tutto, creare una terza via, o un terzo polo. Gli esempi si sprecano : basti guardare Leu, Renzi, etc. Poi, alla prova elettorale, prendono solo schiaffi.