Rampelli incontra l’ambasciatore di Taiwan. “Stop ai diktat della Cina. L’isola deve avere la sua ambasciata in Italia”
Il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli ha ricevuto l’ambasciatore di Taiwan Andrea S. Y. Lee, accompagnato dalla responsabile dei Rapporti con il Parlamento Y. C. Wang e dal senatore Giuseppe Marinello.
Rampelli incontra l’ambasciatore di Taiwan
“L’incontro – si legge in una nota di Rampelli – è svolto in un clima di grande cordialità. E ha avuto al centro il mancato riconoscimento delle sedi diplomatiche di Taiwan, oggi al rango di ufficio per il commercio, a causa delle pressioni che la Cina comunista esercita sull’Italia e sull’Unione Europea, E singolarmente sugli Stati che ne fanno parte”.
No alle pressioni della Cina comunista
Sul tavolo dell’incontro il niet di Pechino alla rappresentanza diplomatica di Taiwan nel nostro Paese e in Europa. ”Troviamo davvero sorprendente – ha detto l’esponente di Fratelli d’Italia – che una comunità pacifica come quella di Taiwan non possa avere la sua ambasciata in Italia. E svolgere le relazioni diplomatiche come uno Stato di diritto in uno Stato di diritto (l’Italia)”.
Da parte nostra – ha concluso Rampelli – abbiamo garantito a Sua Eccellenza l’ambasciatore Andrea Lee la massima collaborazione. E la tessitura di relazioni che possano favorire il pieno esercizio, di fatto e di diritto, della rappresentanza diplomatica di Taiwan in Italia e in Europa. Il potere di interdizione che la Cina esercita sull’Italia, in particolare sul governo Conte e sul ministro degli Esteri Luigi Di Maio, lo si è visto con il silenzio sui fatti di Hong Kong”.