Nuova tegola su De Luca. De Magistris: “Lasci stare il calcio, risponda su posti letti e tamponi”

14 Ott 2020 15:37 - di Redazione

Un’altra tegola sul pirotecnico governatore della Campania De Luca. Sceriffo a parole e nelle dirette Facebook, incapace di contenere l’escalation dei contagi nei fatti.

De Magistris contro De Luca: rispondi su posti letti e tampone

L’accusa pesante arriva dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris. “Va bene se il presidente De Luca si occupa di calcio. Ma probabilmente in questo momento dovrebbe dare risposte sui posti letto, sui medici, sugli infermieri, sui tamponi. Su questo non risponde”. Così il primo cittadino di Napoli su Rainews, commentando il passaggio dell’ultima diretta Facebook di De Luca dedicato al caso Juventus-Napoli.  Qualche giorno fa, il governatore aveva ironizzato sull’attualità dicendo che nessuno lo aveva ringraziato per “non aver contagiato Cristiano Ronaldo”. Poco dopo, l’attaccante della Juve è risultato positivo al covid. De Luca come Cassandra. Forse farebbe meglio a concentrarsi sulla sanità regionale e sull’escalation dei contagi che da settimane vede la Campania al primo posto nella curva crescente del virus.

“Non serve fare lo sceriffo, ma potenziare la sanità”

Non è una battaglia personale con il presidente”,  ha spiegato de Magistris. “Ma il presidente certe volte punta al dito e nasconde la luna. In Campania la situazione è molto seria perché è stata smantellata negli anni la sanità pubblica. E in questi mesi non si è rafforzata granché. Non abbiamo le reti di protezione sanitaria territoriale, non c’è assistenza domiciliare. Non si sono aumentati adeguatamente i posti letto, il Covid center che è stato realizzato apparentemente nei mesi scorsi non funziona”.

Parole pesanti contro il governatore. Soprattutto dopo l’esclusione dall’unità di crisi. “Il presidente della Regione, De Luca, mi dice che io non ho titolo a partecipare. E che non mi deve dare altri dati rispetto a quelli che ci forniscono. Trovo questa sua risposta sconcertante».  Non è il primo attacco che il sindaco partenopeo sferra al presidente in un duello politico. “Qualcuno pensava che facendo qualche show su Facebook o qualche vignetta si arginava la pandemia”, ha tuonato l’altro ieri l’ex magistrato. “Ma per la pandemia serve la sanità pubblica non lo sceriffo”.

Commenti

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  • Giuseppe Costantini 15 Ottobre 2020

    Quello che trovo sconcertante è il fatto che il sig. De Luca, invece di occuparsi dei problemi legati alla sanità pubblica della Campania, si preoccupi di quanto avviene nel calcio.
    Vede signor presidente nella vita ci sono delle priorità: lei è il presidente di una regione per la quale ha degli obblighi: per quanto riguarda il calcio, lasci i problemi agli organi competenti, non serve il suo alto Intervento.