Lazio al collasso. Caos tamponi, Asl sovraccariche, i positivi si gestiscono da soli. Una vergogna
Le avvisaglie del sistema in tilt nel Lazio c’erano già tutte. Lo documentava molto bene il fondo di Massimo Giannini dal letto d’ospedale. “L’odissea tamponi al drive in è una vergogna nazionale – aveva scritto Giannini – in una regione come il Lazio dura da mesi e ancora non è chiaro quali strutture private siano abilitate a fare che cosa, tra test antigenici e molecolari, e mentre famiglie con bambini fanno le file di notte in automobile, un assessore che Zingaretti farebbe bene a cacciare domattina stessa vaneggia di “psicosi”: di chi è la colpa?”.
Caos Lazio, il servizio di Piazza Pulita
E’ passata quasi una settimana e la situazione è addirittura peggiorata. Se ne è occupata la trasmissione di Corrado Formigli, Piazza Pulita, in un servizio che davvero fa cadere le braccia. Gli inviati hanno intercettato una delle tante file che ormai caratterizzano l’alba romana ai drive in per fare i tamponi e che possono tra l’altro trasformarsi a loro volta in focolai pericolosi.
Caos Lazio, il fallimento dei tracciamenti
Ebbene, gli intervistati non lamentavano le ore di attesa, cui ormai i romani si sono rassegnati. Ma il caos nei tracciamenti dovuto da un lato al fallimento di Immuni e dall’altro al sovraccarico delle Asl che si rivolgono ai positivi anche dopo dieci giorni per ottenere la lista dei contatti. Contatti che nel frattempo hanno avuto giorni e giorni di tempo per contagiare parenti, colleghi e amici.
“Avvisare la scuola è stato un dramma”
“Sono stata abbandonata a me stessa, ho chiamato io tutte le persone che ho frequentato”, denuncia una ragazza in coda al drive in. “Sono risultata positiva il 18 settembre, ho una figlia di 15 anni per avvisare la scuola è stato un dramma, nessuno dalla Asl ha mai contattato la scuola di mia figlia, una vergogna”, aggiunge un’altra signora.
Le accuse di Paragone
Come se non bastasse, la Regione ha comunicato sul sito dedicato al Covid (Salute Lazio) la lista delle strutture accreditate per eseguire i tamponi ma moltissime non sono ancora pronte e non sono ancora attrezzate. La situazione è davvero fuori controllo. E Gianluigi Paragone ha documentato al Centro Carni di Roma cosa succede durante le ore di fila al drive in per il tampone. “Un sistema sanitario impazzito – scrive Paragone – andato in tilt proprio nei giorni più complicati, quelli che segnano la pericolosa risalita dei contagi. Il Lazio si è paralizzato tra le polemiche e la rabbia di chi accusa il governatore Zingaretti di non aver previsto il prevedibile, ovvero le difficoltà che sarebbero inevitabilmente arrivate con l’avvicinarsi dell’autunno”.
i coglioni non hanno l’obbligo di prevedere ….lo guardi in faccia e capisci il suo livello intellettivo … e lo hanno pure votato..mah!
Perché qualcuno non dice a Zingaretti che deve lasciare il suo incarico (o tutti e due gli incarichi) perché non è capace di gestire niente??
Io intendo qualcuno del suo partito!!
Perché 3/4 dell’Italia ha già detto più volte che deve andarsene…..su Marte…. perché lì non farebbe male a nessuno !!