Lazio, drive in al collasso. Anche 12 ore di fila per un tampone. E Zingaretti pensa al Pd

10 Ott 2020 17:14 - di Gloria Sabatini

Impennata di contagi e drive in impazziti nel Lazio. Anche dodici ore di fila per un tampone. Lentezze in tutta la Regione, con Capitale e la Provincia di Roma letteralmente al collasso. Ma la risposta del governatore Nicola Zingaretti si fa attendere. Troppo impegnato a schivare i colpi dentro il Pd. Mentre l’assessore alla Salute Alessio D’Amato da giorni promette il raddoppio delle strutture.

Lazio, drive in al collasso. E Zingaretti dorme

Le cronache quotidiane raccontano di auto bloccate in coda fin dalle 2 del mattino. Per sottoporsi al tampone nel drive in alla Casa della Salute di Labaro, quartiere nord della capitale. Non va meglio a Fiumicino o al Santa Maria della Pietà. Attese su attese anche al presidio allestito all’ospedale San Giovanni. Decine e decine di studenti e professori in isolamento provvisorio per casi di positività a scuola. Molti anche i genitori con il figlio al cui il pediatra ha prescritto il tampone. “Noi siamo qui dalle 8,30, sono passate 12 ore e ancora abbiamo 15 persone davanti”, racconta Marco sconfortato. In classe del figlio c’è una compagna positiva. Quindi tutta la classe è in quarantena”. In questi casi, si devono sottoporre al test tutti i contatti diretti. “In pratica devono fare tutti il tampone. Studenti e insegnanti”, spiega il padre. “Se poi Lollo risultasse positivo, toccherebbe anche a genitori e fratelli”. l test per sapere se si è positivi al Covid-19 mette a dura prova tempo e pazienza dei cittadini. E tanta confusione. Test veloce? Sierologico? Tampone? Tempi lunghi per le risposte. Anche 5-6 giorni.

Fratelli d’Italia: Regione ingolfata. Servono soluzioni immediate

“Con questa organizzazione voluta dall’assessore D’Amato e dal fantasma di Zingaretti nella regione Lazio i “drive In” sono al collasso. Il virus è diffuso sul territorio ed è cruciale bloccare i contatti per tempo. Ma non può bastare il sacrificio dei medici e del personale sanitario”, denuncia Marco Silvestroni, deputato di Fratelli d’Italia. “Soprattutto quello di Genzano che prova a garantire le prestazioni con prolungamento volontario dei turni. Nei drive in la situazione è assurda. La richiesta è decuplicata e il personale è sempre lo stesso e i Kit scarseggiano. Grazie ai medici e al personale sanitario che continuano nonostante Zingaretti all’indispensabile opera di tracciamento dei contatti. Ma adesso che si è tutto ingolfato dalla regione Lazio servono soluzioni immediate e concrete“.

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  • Firmino 11 Ottobre 2020

    Poverino, a cosa vuoi che pensi col cervello che non ha!