La battutaccia della Littizzetto su Berlusconi, la passera e l’anguilla. E Fazio le regge il gioco

12 Ott 2020 9:49 - di Gianluca Corrente
Littizzetto

Non si smentisce mai, Luciana Littizzetto. Non la smette neppure per un momento. E con lei, chiaramente, non si smentisce neppure Fabio Fazio, Da anni l’ironia è lo strumento furbo per attaccare politicamente chi considerano “avversari” (e spesso “nemici”). La Rai, che teoricamente è servizio pubblico, si trasforma nel veicolo per la “propaganda comica” di personaggi da sempre schierati a sinistra.

L’ennesimo comizio della Littizzetto

Più che una trasmissione, Che tempo che fa spesso è il palco per i comizi mascherati da satira. La protagonista è sempre lei, Luciana Littizzetto.  Che non perde l’occasione di attaccare con battutacce che oltrepassano anche la soglia della volgarità. Stavolta torna un antico bersaglio, Silvio Berlusconi. È il destinatario delle sortite in tv della comica.

La battutaccia sulla passera di mare

Prima si esibisce in una rassegna dei gagliardetti e stemmi comunali più bizzarri d’Italia. Poi la Littuzzetti arriva a Comacchio, con una passera di mare «messa non in orizzontale ma in verticale». Il solito riferimento poco velato al sesso, che però si completa con una stilettata al “nemico”. «Strano che Berlu non abbia chiesto la cittadinanza onoraria».

Fabio Fazio si finge indignato

A questo punto entra in gioco Fabio Fazio, che come al solito fa finta di bacchettare la Littizzetta con uno «Smettila» che sa di commedia. E arriva la puntualizzazione. «Pare che in passato», afferma infatti la Littizzetto, «nell’antichità a Comacchio ci fosse tantissima passera e pochissime anguille. Sempre lì siamo: sette passere per una anguilla». Ed è un’altra battutaccia, fatta senza citare il nome.

La Littizzetto e la Lega

Negli ultimi tempi aveva bersagliato la Lega, altro “nemico giurato”. «Ma quanti commercialisti ci sono nella Lega? Ne assumono a sacchi? Ce ne sta addirittura uno che si chiama Di Ruba», le parole della Littizzetto. Con Fabio Fazio che, come al solito, sorrideva fingendo imbarazzo.

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