Giorgia Meloni: «Qui la disperazione si tocca con mano. E i violenti fanno gli interessi del governo»

31 Ott 2020 10:21 - di Fulvio Carro
Giorgia Meloni

«Qui la disperazione si tocca con mano. E la protesta pacifica è la risposta migliore alle frange violente che fanno solo gli interessi del governo». Lo afferma Giorgia Meloni, in un’intervista a Repubblica. La manifestazione a Piazza Capranica lo dimostra: «C’è un’Italia per bene che vuole dire la sua e denunciare di essere stata abbandonata da Conte e dai suoi ministri. Vergognoso che il premier definisca sacrificabili certe categorie: sacrificabili lo saranno per lui», dice la leader di Fratelli d’Italia. E c’è una differenza abissale tra la gente che soffre e gli estremisti.

Giorgia Meloni: «Ascoltare il dissenso di chi lavora»

Commercianti, dipendenti che si trovano in difficoltà. «Nessuno soffia sul fuoco o vuole speculare», sottolinea con forza Giorgia Meloni. «Guardi questa gente: è la dimostrazione che è possibile ascoltare il dissenso di lavoratori ed esercenti che rappresentano milioni di persone colpite dal decreto. E loro protestano rispettando le norme anticovid».

«Da noi decine di proposte per non arrivare al lockdown»

Il lockdown? «Io spero che non ci si arrivi», incalza Giorgia Meloni. «E abbiamo fatto decine di proposte per evitarlo. Perché si muore di tante cose. Di virus, certo, ma anche di povertà. L’epidemia va fermata assolutamente. Ma tutto quel che si può fare prima del lockdown lo si deve tentare».

«Conte e compagni facciano meno propaganda»

«Al governo chiediamo più serietà e meno propaganda. La soluzione non può essere chiudere i ristoranti alle 18 per decongestionare i mezzi pubblici. Ma è alle otto del mattino che devi evitare gli assembramenti, non alle 22K, conclude la presidente di Fratelli d’Italia.

Giorgia Meloni: «Prima vanno a casa e meglio è»

Già ieri sera Giorgia Meloni era andata all’attacco. «Questo governo prima va a casa e meglio è. Ma noi siamo patrioti e vogliamo dare una mano all’Italia». Lo aveva puntualizzato parlando a piazza Capranica, a Roma. «Noi continueremo a fare le nostre proposte, ma questa non è una emergenza, è una calamità. Anzi, le calamità sono due: il virus e il governo Conte».

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