Francia, Gasparri: “Subito leggi speciali contro il terrorismo, non il pianto degli impotenti”
L’orrore islamista nella chiesa di Notre Dame a Nizza sgomenta e suscita le domande di sempre, ma sempre lasciate in sospeso. “Contro il terrorismo servono leggi speciali a livello internazionale, non esercizi di vana retorica”. Ce lo rammenta il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. Esercizi di vana retorica “come quelli che anche ora sentiamo nelle aule del parlamento italiano dopo l’ennesima strage islamica attuata a Nizza”. Purtroppo un copione tragicamente noto, ricorda: ” Vedrete che tra qualche ora, come sempre, si scoprirà che l’assassino era noto; in qualche modo schedato ma era stato lasciato a piede libero”. Dopo lo strazio e il pianto per le vittime, dopo l’indignazione, bisogna agire.
Francia, Gasparri: “Fermare le persone potenzialmente pericolose”
“Occorre fermare – è il ragionamento del senatore azzurro – in via preventiva, attraverso norme speciali e temporanee, tutte le persone potenzialmente protagoniste di episodi del genere. Le forze di polizia internazionali sanno benissimo chi sono. Ogni volta che c’è un attentato leggiamo i precedenti sui giornali. Che ci spiegano che la persona X o la persona Y aveva fatto questo e quest’altro, era stato identificato; ma continuava a predicare odio in qualche moschea semiclandestina; o a fomentare violenza attraverso i social. So bene che ci vogliono norme speciali per fare tutto ciò, ma sono indispensabili”, è il monito forte e chiaro di Gasparri.
“Ci vuole una Guantanamo europea”
“Ci sono diverse centinaia di persone che vanno bloccate e rinchiuse. Occorre una Guantanamo europea, non il pianto ipocrita del giorno dopo degli impotenti. Leggi speciali subito contro il terrorismo. Varate con un accordo internazionale, attraverso liberi parlamenti, come si è fatto peraltro anche in Italia ai tempi del terrorismo interno. La costituzione dei liberi Paesi pone la tutela della vita e la difesa della libertà e della sicurezza dei cittadini al primo posto. Stroncare il fanatismo islamico è un dovere del mondo libero. Del resto meglio la detenzione per questi potenziali assassini che l’essere uccisi per la giustificata reazione delle forze di polizia, come spesso accade e come è accaduto anche oggi e nei giorni scorsi in Francia. Meglio la detenzione prima che l’esecuzione post attentato, drammatico e frequente epilogo”, conclude.