Fdi suona la sveglia a Bonaccini: si esprima, e presto, sul blitz della Francia sul Monte Bianco

22 Ott 2020 19:28 - di Redazione
Fdi sul Monte Bianco

Fdi sul Monte Bianco insiste a mettere le cose in chiaro. E sulla necessità di farlo tempestivamente. Così, tre esponenti del partito guidato da Giorgia Meloni mettono nero su bianco in un’interrogazione il pressing su Bonaccini perché si esprima in merito all’annessione della Francia di parte del Monte Bianco. «Il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e la Conferenza Stato-Regioni prendano posizione sulle tensioni emerse in questi mesi tra Italia e Francia – scrivono gli esponenti di Fdi –. Insorte a seguito della decisione francese di applicare un’interpretazione dei confini sul Monte Bianco più vantaggiosa per lo stato transalpino». A chiederlo, in un’interrogazione, sono i consiglieri regionali Marco Lisei (primo firmatario), Giancarlo Tagliaferri, Michele Barcaiuolo.

Monte Bianco, la Francia sposta i confini: l’interrogazione di Fdi

«I Comuni francesi di Chamonix e Saint Gervais – denunciano i tre consiglieri nell’interrogazione – hanno compiuto atti formali che di fatto spostavano unilateralmente dalla Francia i confini di stato con l’Italia. Facendo rientrare in territorio francese la vetta del Monte Bianco. E una vasta area nella valle del Colle del Gigante. Bloccando così l’accesso al ghiacciaio dal lato italiano. Il sorvolo in parapendio nella zona e, quindi, di fatto, invadendo il nostro territorio e i nostri confini nazionali». Non solo. Per Lisei, Tagliaferri e Barcaiuolo, le decisioni d’Oltralpe hanno gravi ripercussioni non solo per un profilo di sovranità e dignità nazionale, ma anche sul versante economico. «I Comuni di Courmayeur e le nostre guide alpine stanno subendo ingenti danni economici – spiegano infatti gli esponenti di Fdi – mentre aumentano i rischi per il nostro turismo nell’indeterminatezza delle competenze».

Ripristinare i confini sul Monte Bianco, stabiliti dopo la fine della II Guerra Mondiale

Da qui l’atto formale attraverso cui i consiglieri regionali di Fdi chiedono conto della situazione al governatore dell’Emilia Romagna. Per sapere se «Stefano Bonaccini, in qualità di presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, ha avuto modo di trattare l’argomento. E se la Conferenza abbia preso posizione rispetto a questa vicenda. In caso contrario – aggiungono i firmatari dell’interrogazione –, se non ritenga necessario e opportuno manifestare al governo la piena disapprovazione degli atti di invasione francesi ai danni dello Stato e della regione Valle d’Aosta. Chiedendo immediati interventi in sede diplomatica e internazionale per ripristinare i confini sul Monte Bianco, stabiliti dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale».

Una violazione dei nostri confini che crea danni all’economia e alla credibilità del nostro Paese

Una disamina puntuale ed esaustiva, in cui Lisei, Tagliaferri e Barcaiuolo sottolineano l’importanza che il presidente Bonaccini si esprima sulla questione tempestivamente. Una questione che i tre esponenti di Fdi definiscono nei termini di una «violazione dei nostri confini da parte della Francia. A dispetto dei Trattati internazionali», che costa «danni all’economia, per non dire all’immagine e credibilità stessa del nostro Paese, e che sta subendo la regione Valle d’Aosta».

Commenti

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  • Alessandro Caroli 23 Ottobre 2020

    La cosa si è trasferita immediatamente sul Giro d’Italia, coi francesi che hanno vietato il transito della corsa sul loro territorio. Sarebbe da ripristinare i confini con la forza, e chiudere tutti i punti di passaggio tra i due paesi. Ma un governo di pericolosi inetti non è in grado di fare quello che serve. Lo abbiamo visto nel caso dei pescherecci di Mazara del Vallo sequestrati dai libici.