Covid, in fila per il tampone si rischia il contagio. Bassetti: “I test vanno fatti solo quando serve”

22 Ott 2020 17:13 - di Angelica Orlandi
Tampone Covid

Tampone e Covid, la spirale perversa è dietro l’angolo. E’ allarme sulla corsa ai test e ai tamponi, soprattutto nei drive in, dove si rischiano code di ore ed ore. Il covid  può colpire quando si è in fila. A lanciare l’allarme contagio è Vittorio De Micheli, direttore dell’Ats di Milano, alla trasmissione Prisma di Radio Popolare. Un allarme condiviso e rilanciato anche dall’infettivologo Matteo Bassetti in un ‘intervista all’Adnkronos. L’allarme – è un invito al tempo stesso- è quello di non precipitarsi ed ammassarsi senza motivo urgente.

Covid, la fila per il tampone è rischiosa

“Una delle cose che abbiamo visto anche in questa ultima stagione è che l’eccessiva fiducia nel tampone provoca dei paradossi. Le persone si fanno il tampone e poi continuano a uscire prima dell’esito; le persone paradossalmente si contaminano facendo la coda per avere il tampone”. E che non sia una considerazione che vale solo per Milano è sotto gli occhi di tutti: le file di ore, in notturna e fino al mattino, a Roma, Napoli e nelle principali città dà l’idea della folla che si crea e del rischio contagio.

Nuova fonte di contagio

De Micheli dice la sua anche sulla seconda ondata dell’epidemia. “La prima cosa da ricordare a tutti è che questa volta non è un problema solo milanese. Quando l’epidemia è partita lo ha fatto in Lombardia, ci siamo fermati. Poi quando abbiamo ripreso le attività il contagio si è diffuso in tutto il Paese – ha aggiunto -. Durante il momento di minima questa estate le attività di prevenzione erano al massimo della loro potenza; ad agosto abbiamo tamponato centinaia di migliaia di viaggiatori in Italia, a Milano quasi 100 mila rientrati dalle vacanze”. Poi, però, con la graduale ripresa delle attività lavorative il tentativo di contenere la diffusione del virus con i tamponi a tappeto è fallita. E, anzi, sta diventando una nuova fonte di contagio. Mai abbassare la guardia dunque. Anche (e forse soprattutto) quando si va a fare il test per il coronavirus.

Bassetti: “Evitare la corsa ai test”

Il pericolo di contagiarsi mentre si è in coda è sottolineata anche  Matteo Bassetti, infettivologo del San Martino di Genova: “Occorre evitare il sovraccarico delle strutture che fanno tamponi – ha detto l’esperto all’AdnKronos. – C’è infatti una corsa a questi test: si va dal medico e gli si chiede di prescriverlo, ma così il dottore si trova tra l’incudine e il martello: perché ha tante persone che chiedono la stessa cosa. Quindi occorre evitare di usare i tamponi quando non sono appropriati, altrimenti si creano file e attese. Pensiamo a tante persone che stanno 6-7 ore in coda, si crea un ambiente dove potrebbe avvenire un calo di attenzione nelle misure di prevenzione: se c’è un positivo ci può essere il rischio anche di potenziali contagi”. Insomma, fare il tampone solo se necessario. Altrimenti si rischia di pagare con il contagio l’eccesso di precauzione.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *