Covid, in fila per il tampone si rischia il contagio. Bassetti: “I test vanno fatti solo quando serve”
Tampone e Covid, la spirale perversa è dietro l’angolo. E’ allarme sulla corsa ai test e ai tamponi, soprattutto nei drive in, dove si rischiano code di ore ed ore. Il covid può colpire quando si è in fila. A lanciare l’allarme contagio è Vittorio De Micheli, direttore dell’Ats di Milano, alla trasmissione Prisma di Radio Popolare. Un allarme condiviso e rilanciato anche dall’infettivologo Matteo Bassetti in un ‘intervista all’Adnkronos. L’allarme – è un invito al tempo stesso- è quello di non precipitarsi ed ammassarsi senza motivo urgente.
Covid, la fila per il tampone è rischiosa
“Una delle cose che abbiamo visto anche in questa ultima stagione è che l’eccessiva fiducia nel tampone provoca dei paradossi. Le persone si fanno il tampone e poi continuano a uscire prima dell’esito; le persone paradossalmente si contaminano facendo la coda per avere il tampone”. E che non sia una considerazione che vale solo per Milano è sotto gli occhi di tutti: le file di ore, in notturna e fino al mattino, a Roma, Napoli e nelle principali città dà l’idea della folla che si crea e del rischio contagio.
Nuova fonte di contagio
De Micheli dice la sua anche sulla seconda ondata dell’epidemia. “La prima cosa da ricordare a tutti è che questa volta non è un problema solo milanese. Quando l’epidemia è partita lo ha fatto in Lombardia, ci siamo fermati. Poi quando abbiamo ripreso le attività il contagio si è diffuso in tutto il Paese – ha aggiunto -. Durante il momento di minima questa estate le attività di prevenzione erano al massimo della loro potenza; ad agosto abbiamo tamponato centinaia di migliaia di viaggiatori in Italia, a Milano quasi 100 mila rientrati dalle vacanze”. Poi, però, con la graduale ripresa delle attività lavorative il tentativo di contenere la diffusione del virus con i tamponi a tappeto è fallita. E, anzi, sta diventando una nuova fonte di contagio. Mai abbassare la guardia dunque. Anche (e forse soprattutto) quando si va a fare il test per il coronavirus.
Bassetti: “Evitare la corsa ai test”
Il pericolo di contagiarsi mentre si è in coda è sottolineata anche Matteo Bassetti, infettivologo del San Martino di Genova: “Occorre evitare il sovraccarico delle strutture che fanno tamponi – ha detto l’esperto all’AdnKronos. – C’è infatti una corsa a questi test: si va dal medico e gli si chiede di prescriverlo, ma così il dottore si trova tra l’incudine e il martello: perché ha tante persone che chiedono la stessa cosa. Quindi occorre evitare di usare i tamponi quando non sono appropriati, altrimenti si creano file e attese. Pensiamo a tante persone che stanno 6-7 ore in coda, si crea un ambiente dove potrebbe avvenire un calo di attenzione nelle misure di prevenzione: se c’è un positivo ci può essere il rischio anche di potenziali contagi”. Insomma, fare il tampone solo se necessario. Altrimenti si rischia di pagare con il contagio l’eccesso di precauzione.