Covid, come stanno curando Donald Trump: dalle vitamine al cocktail di anticorpi monoclonali

4 Ott 2020 8:39 - di Edoardo Valci
anticorpi monoclonali

È identificata col nome Regn-Cov2, è una terapia sperimentale contro Covid-19, composta da un cocktail di due anticorpi monoclonali. L’ha sviluppata l’azienda farmaceutica Regeneron ed è uno dei trattamenti scelti per il presidente Usa Donald Trump. Il regime terapeutico adottato – secondo le notizie che rimbalzano sulla stampa internazionale – prevede anche altri farmaci e prodotti. Tra questi famotidina, zinco e vitamina D, secondo le carte del medico del Capo di Stato Usa.

Gli anticorpi monoclonali che combattono l’infezione

Ma gli occhi del mondo sono puntati sugli anticorpi monoclonali, una famiglia di farmaci che si sta valutando per Covid-19. Diversi gruppi – anche italiani – sono al lavoro su questo fronte. I ricercatori identificano potenti anticorpi umani che combattono l’infezione. Quindi li producono in laboratorio in quantità, per poter poi essere somministrati a pazienti o a persone esposte al virus. Questo, nella speranza che contribuiscano a rafforzare la risposta immunitaria dell’organismo. Sono trattamenti che si sono dimostrati promettenti anche contro altri virus, per esempio Ebola.

Ricoveri ospedalieri più brevi

Il mix di Regeneron è ritenuto – segnala il New York Times – uno dei candidati più promettenti insieme a un altro trattamento con anticorpi sviluppato da Eli Lilly. Entrambi sono in fase di test su pazienti. Secondo i risultati iniziali sembrano essere in grado di ridurre il livello del virus nel corpo. E possibilmente abbreviare i ricoveri ospedalieri, quando somministrati all’inizio dell’infezione.

L’uso “compassionevole” del farmaco

Per Trump è stato approvato l’uso compassionevole del farmaco. È stato il chief executive dell’azienda, Leonard S. Schleifer, a spiegare che la compagnia è stata contattata per questo dallo staff medico del presidente. «Siamo stati felici di accontentarlo», ha aggiunto, spiegando che l’uso compassionevole viene deciso caso per caso e non è il primo paziente a ricevere l’autorizzazione. Sempre secondo una nota diffusa dall’azienda al presidente sarebbe stata somministrata una singola dose di 8 grammi. Regeneron ha un accordo con il Dipartimento della Difesa americano per distribuire le prime 300.000 dosi una volta disponibili.

I limiti degli anticorpi monoclonali

In questi giorni l’azienda ha diffuso alcuni risultati da uno studio su 275 volontari trattati dopo la diagnosi di Covid-19. Chi non produceva propri anticorpi ne ha beneficiato maggiormente, ha riferito Regeneron. I loro sintomi si sono risolti in media da 6 a 8 giorni, rispetto ai 13 giorni di coloro che hanno ricevuto un placebo. La dose che ha ricevuto Trump è la più alta delle due che l’azienda sta testando nel suo studio su pazienti ambulatoriali con Covid-19. Possibili limiti degli anticorpi monoclonali? Gli esperti fanno notare che sono difficili e costosi da produrre. Si pone dunque anche il nodo della quantità che saranno disponibili.

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