Coronavirus, 31.084 nuovi casi e 199 morti. Brusaferro vuole il lockdown: «In alcune regioni è scenario 4»

30 Ott 2020 17:49 - di Mia Fenice
Coronavirus

Sono 31.084 i nuovi casi in Italia di coronavirus secondo il bollettino di oggi. Si registrano nelle ultime 24 ore 199 morti, che portano il totale delle vittime a 38.321 da inizio emergenza. Da ieri sono stati effettuati 215.085 tamponi. Aumentano ancora le terapie intensive dove ci sono 1.746 persone ricoverate. (+95 da ieri). 325.786 gli attualmente positivi (+26.595), 283.567 i guariti (+4.285). Questi i dati elaborati dal ministero della Salute, consultabili sul sito della Protezione civile.

Coronavirus, i dati delle Regioni

Per quanto riguarda le singole regioni, si registrano quasi 9mila nuovi casi in Lombardia e 3186 in Campania. Anche il Veneto supera i 3mila nuovi riscontri. Nel Lazio sono 2246, mentre la regione italiana meno contagiata è la Basilicata (+95). Boom di positivi in Sicilia: 984 nuovi casi in 24 ore. Nel Lazio su oltre 25mila tamponi si registrano 2.246 casi positivi (+251) per la prima volta sopra i 2mila. Sono 17 i decessi (+2) e 194 i guariti (-20). A riferire i dati l’assessore alla Sanità della Regione Alessio D’Amato. Il rapporto tra positivi e i tamponi è a 8,8%.

Coronavirus, Brusaferro: «Indice Rt è ancora in crescita»

«L’indice Rt in Italia è a 1,7, ancora in crescita. Ed è riferito alla scorsa settimana. Tutte le regioni sono sopra il valore Rt 1 e molte anche significativamente sopra, e questo è un elemento importante». Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, nel suo intervento sull’analisi della situazione epidemiologica di Covid-19 in Italia durante la conferenza stampa al ministero della Salute.

«Siamo in una situazione compatibile con lo scenario 3 verso lo scenario 4», ha spiegato. Segnalando «in alcune regioni il raggiungimento dello scenario 4». Per «contrastare la curva, accanto ai provvedimenti presi dobbiamo lavorare tutti noi per ridurre le aggregazioni».

Brusaferro: «Il contagio riguarda tutte le età»

«L’età mediana delle persone che contraggono l’infezione» da coronavirus Sars-CoV-2 «nelle ultime settimane, dopo un periodo di stabilizzazione, è in lieve crescita e questo vuol dire che non si infetta più solo la popolazione giovane. Come avveniva durante il mese di agosto (con la settimana di Ferragosto che è stato il picco più basso)». Ma il contagio «riguarda un po’ tutte le fasce d’età», ha sottolineato.

«Certamente le fasce d’età più colpite sono quelle giovanili – ha precisato – ma progressivamente anche le fasce d’età più anziane cominciano a essere colpite. Cominciamo lentamente a crescere, dunque, e questo ha un significato importante rispetto al potenziale di trasmissione alle persone anziane, che hanno un maggior rischio di mortalità».

11 regioni a rischio elevato coronavirus

Gli esperti dell’Istituto superiore di sanità e ministero della Salute segnalano 11 regioni a rischio. «Undici regioni/province autonome sono da considerare a rischio elevato di una trasmissione non controllata di Sars-CoV-2». Mentre «8 sono classificate a rischio moderato con probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese. Questa settimana, per la prima volta, una regione/provincia autonoma ha superato la soglia critica di occupazione in aree mediche (40%)».

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