Cirio: “Le minacce fanno paura all’uomo, ma non colpiscono il presidente. Sulla Tav si va avanti”.
Non nasconde la paura “dell’uomo”, Alberto Cirio, pesantemente minacciato con un manifesto affisso vicino al centro sociale Askatasuna che lo ritrae nelle vesti di Aldo Moro, con l’immagine del suo volto sostituita a quella del leader democristiano nella tristemente celebre foto in cui è ostaggio delle Br. Epperò, avverte Cirio, le minacce che colpiscono l’uomo, “non colpiscono il presidente di Regione”. Dunque, “il Piemonte va avanti” con decisone, a partire dai dossier che in questi anni sono stati al centro di violente contestazioni da parte dei centri sociali, dalla Tav al Terzo valico. Oltre a Cirio, anche la giudice Elena Bonu, firmataria del diniego delle misure alternative per la portavoce dei No Tav, Dana Lauriola, è stata in queste ore oggetto di una grave intimidazione: al tribunale di Torino le è stata recapitata una lettera contenente un proiettile.
Cirio: “Ovvio che queste minacce facciano paura”
“Tutti dicono ‘non ho paura’, ovvio che fa paura ricevere una minaccia di questo tipo, perché è una minaccia pesante. Fa paura, soprattutto quando alla sera sei a casa con i tuoi figli e devi provare a spiegare a tua figlia che ha 11 anni cosa vuol dire la faccia di suo papà con dietro il simbolo delle Brigate Rosse”, ha spiegato il presidente del Piemonte, a margine del roadshow del Sole 24 Ore ‘Innovation days – L’Italia che riparte’.
“Quello che colpisce l’uomo, non colpisce il governatore”
“Questo fa paura perché colpisce l’uomo. E l’uomo è come tutti, un uomo che ha paura, ma che cerca di farsi coraggio. Non colpisce, però, il presidente della Regione“, ha precisato Cirio. “Il governatore della Regione – ha aggiunto – ha delle responsabilità istituzionali importanti. Il Piemonte andrà avanti, queste intimidazioni che stanno colpendo me, la magistratura e altri poteri dello Stato, vogliono fermare il Piemonte, ma non ci riusciranno”. “Andrà avanti la Tav, andrà avanti il Terzo Valico. Anzi – ha concluso Cirio – avremo ancor più stimolo. Lo dobbiamo ai tanti imprenditori a cui bisogna dare le infrastrutture necessarie per continuare ad operare e a crescere”.
Meloni: “Responsabili indegni dell’Italia”
Intanto a Cirio continua ad arrivare la solidarietà trasversale della politica, da Leu a Fratelli d’Italia. “Piena solidarietà di FdI al governatore del Piemonte Alberto Cirio”, è stata espressa dalla presidente di FdI, Giorgia Meloni. “Lo spregevole volantino intimidatorio trovato, guarda caso, nei pressi del centro sociale Askatasuna – ha proseguito Meloni – dimostra come ancora oggi il clima di odio e violenza degli anni di piombo si annidi in alcuni ambienti che arrivano ad usare un omicidio per minacciare le istituzioni. Mi auguro che gli inquirenti facciano tempestivamente luce sul caso e che i responsabili siano individuato e puniti, perché questa gente – ha concluso Meloni – è indegna dell’Italia e del popolo italiano”.
Personalmente sono per “asfaltare i centri sociali”, nidi di nullafacenti, spacciatori, odiatori, politicizzati estremisti, senza ideali, drogati e alcolizzati. Solo un peso inutile, vere zavorre, per l’intera società comprese le loro famiglie, sempre che ne abbiano una anche allargata.
Purtroppo, in molti casi sono tutelati da certi politici della sinistra.