Bertolaso appare in tv con l’estintore: la metafora azzera polemiche e corvi sull’ospedale in Fiera (video)

12 Ott 2020 17:18 - di Lorenza Mariani
Bertolaso con l'estintore in tv frame e video da Twitter

Guido Bertolaso show. L’esperto in emergenze sa come comunicare in tv. E come difendersi da accuse strumentali e ingiustamente offensive. Così questa mattina, in collegamento con Myrta Merlino a L’aria che tira su La7, l’ex direttore del Dipartimento della Protezione Civile si è presentato sorridente. Calmo e dialogante come sempre. e in più: munito di un estintore…

Bertolaso si presenta in tv a Myrta Merlino con l’estintore

Ebbene, proprio alla metafora metafora introdotta con l’estintore in bella vista a favore di camera, l’uomo che ha guidato e messo a punto – con i soli soldi privati – la tempestiva realizzazione l’ospedale nella Fiera di Milano, ha affidato esorcizzazione dell’allarme e smentita delle polemiche e delle recriminazioni sorte dal minuto dopo la nascita del progetto milanese. «È questo quello che ci serve in caso di emergenza – ha spiegato un serafico Bertolaso in collegamento con l’Aria Che Tira su La7 –. È presente in tutti i luoghi pubblici. È l’apparecchio più presente in tutta Italia, ma per fortuna il meno utilizzato di tutti. Però costa…».

Una metafora pungente che mette a tacere le polemiche

«Il parallelo è con l’ospedale Covid di Milano, realizzato a tempo record per accogliere i malati gravi di Covid a febbraio e marzo? Un progetto che qualcuno ha definito una cattedrale nel deserto»? Gli chiede la conduttrice. «Esattamente», risponde Bertolaso. Che poi aggiunge: è uno strumento molto presente ovunque. Forse non serve tutti i giorni o in ogni momento. Ma in caso di sos ce l’abbiamo. E la Merlino sottolinea: «Mi sta dicendo, fuori di metafora, che magari l’ospedale Fiera non è servito appieno all’epoca, ma noi abbiamo creato le condizioni per esser pronti in una nuova, eventuale emergenza? «Certo – replica fermo Bertolaso –. Chi fa protezione civile deve essere capace di guardare avanti, oltre la siepe».

Poi si toglie qualche sassolino sul terremoto a l’Aquila e sul Ponte Morandi

Poi Bertolaso propone un altro esempio. «Pensi al ponte Morandi: se qualcuno avesse detto che quella struttura era al collasso e sarebbe crollata a breve, gli avrebbero dato del matto o lo avrebbero accusato di aver intascato tangenti o di avere chissà quali interessi privati per rimettere a posto un ponte che qualche comico diceva che sarebbe rimasto in piedi per altri cento anni ancora». Un riferimento a se stesso? La domanda sorge spontanea. E Bertolaso risponde in automatico: Quando, a pochi giorni dal terremoto dell’Aquila, io dissi che ci sarebbero voluti 10 anni per ricostruire quella città meravigliosa. E che per quella ragione avrei messo gli aquilani in case vere, e non in contanier gelidi d’inverno e bollenti d’estate, fui aspramente criticato. Oggi più di qualcuno mi dà regione...

#lariachetira Guido #Bertolaso: “Chi gestisce emergenze deve sempre prepararsi al peggio, deve essere capace di guardare oltre la siepe e oltre i comuni mortali” https://t.co/oPYOt9tQHI

— La7 (@La7tv) October 12, 2020

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