Anche la Bellanova si scatena contro Conte: «Nel decreto al posto delle cifre c’erano le X»

28 Ott 2020 11:29 - di Eugenio Battisti

Italia Viva torna all’attacco del premier. I renziani tallonano Conte perché modifichi l’ultimo Dpcm sulle chiusure. Minacciando la traballante maggioranza giallorossa. Dopo Matteo Renzi a dare fuoco alla miccia è la ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova. Che chiede un tavolo di confronto politico. “Conte deve imparare a fidarsi delle forze politiche come Italia Viva che servono veramente il paese!”.

La Bellanova sbugiarda Conte: al posto delle cifre le X

“Il presidente Conte – si sfoga a Omnibus su la 7 – ha detto che il decreto legge è stato approvato all’unanimità. Ma in Cdm alla fine ma non c’era un decreto legge perché dove c’erano le cifre c’erano le X“. La ministra renziana accusa il premier di non dire la verità. Inoltre – aggiunge – “non è stata distribuita la tabella degli interventi che si fanno. Io stessa ho lavorato fino a l’una e mezza stanotte con i miei uffici per capire la decontribuzione per l’agricoltura e il fondo perduto per la filiera agroalimentare. Adesso quella filiera paga un prezzo altissimo con la chiusura dei ristoranti”.

“Il premier deve fidarsi di Italia Viva”

Ma non basta, la Bellanova denuncia di non aver mai ricevuto la copia del documento del Cts sulla chiusura dei ristoranti alle 18.  “Questo è il modo di lavorare e non mi piace. L’ho detto al presidente Conte e al ministro Speranza. Non mi piace il fatto che i ministri che assumono responsabilità collegiale sulle decisioni non abbiano le stesse informazioni. Anche perché nel documenti del Cts, ce lo ha detto Speranza, si diceva che la chiusura alle 18 non è consigliabile. Perché si potrebbero creare degli assembramenti conviviali nelle case. Luoghi meno controllabili”.

Quel Dpcm non va bene. “Non risponde alle esigenze della comunità scientifica, alle richieste delle Regioni e crea gravissimi danni alla ristorazione e alla filiera agroalimentare”. Renzi non molla. “Leggo polemiche sulla nostra semplice richiesta al premier di rivedere il decreto.  Chiudendo ristoranti alle 18 e chiudendo i luoghi della cultura non diminuiscono i contagiati. Aumentano solo i disoccupati”.

Nuovo vertice con i capigruppo di maggioranza

Mentre Conte è sotto il fuoco amico di Renzi e di parte dei Dem è  in corso la riunione con i capigruppo di maggioranza. Sul tavolo il dpcm e i rapporti tesi nella maggioranza dopo le fibrillazioni delle ultime ore con Italia Viva. Il capo del governo ha fatto l’ennesimo richiamo alla responsabilità della maggioranza “in una fase molto difficile dell’emergenza sanitaria e di crisi economica”. Ma gli appelli non bastano più. I capigruppo vogliono più  coinvolgimento per poter difendere e argomentare le ragioni del governo. Che in queste ore ha scatenato la piazza creando un corto circuito sociale. Conte però non intende fare passi indietro. “Il decreto non cambia”. Poi anticipa la verifica di governo, che sarebbe dovuta essere dopo gli Stati Generali dei 5Stelle.

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