Trentamila euro di reddito di cittadinanza, ma i fratelli Bianchi negano: «Mai incassato nulla»

17 Set 2020 16:10 - di Monica Pucci

Negano di aver mai ricevuto il reddito di cittadinanza, negano perfino di sapere cosa sia. I fratelli Bianchi, i presunti assassini di Willy Duarte, a Colleferro, rispondono così, attraverso il proprio legale, al polverone sollevato sui giornali dalla rivelazione, fatta trapelare dagli inquirenti, di un tenore di vita molto elevato sostenuto dal sussidio statale voluto dai Cinquestelle.

La difesa dei fratelli Bianchi: “Mai preso il reddito di cittadinanza”

“In sede di interrogatorio i miei assistiti hanno affermato di non avere mai ricevuto il reddito di cittadinanza. Di non sapere neanche di cosa si tratta“. E’ quanto riferisce l’avvocato Massimiliano Pica difensore dei fratelli Bianchi, Marco e Gabriele. I Bianchi insieme a Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, sono accusati di omicidio volontario per la morte di Willy Monteiro Duarte ucciso in seguito a un pestaggio a calci e pugni a Colleferro. Identica la tesi dell’avvocato di Belleggia. “Oggi ho avuto modo di parlare con il mio assistito il quale mi ha assicurato di non avere mai richiesto ne, ovviamente, percepito il reddito di cittadinanza. In caso contrario lo avrei invitato a restituire il denaro ricevuto”.

Il testimone: “Ho visto Gabriele Bianchi colpire Willy”

“Gabriele Bianchi gli ha dato prima un calcio, poi un pugno in testa”. Spunta un testimone chiave, intervistato da Fanpage.it , un ragazzo presente la sera della morte di Willy, nella piazza teatro dell’omicidio. La sua testimonianza, già affidata agli inquirenti, avrebbe consentito una ricostruzione più chiara dei fatti e inchioderebbe i due fratelli.

 

 

 

 

 

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