Snowden, tribunale Usa gli dà ragione: illegale il programma di sorveglianza
Un tribunale d’appello degli Usa ha dato ragione all’ex-appaltatore della Nsa, la National Security Agency, Edward Snowden: il programma di sorveglianza massiccio implementato dagli Stati Uniti è illegale.
Sette anni dopo le sue denunce sulla sorveglianza di massa dei tabulati telefonici americani, Snowden incassa, dunque un punto a favore nella battaglia che lo contrappone agli Stati Uniti e alle sue agenzie di intelligence che gestivano il sistema di sorveglianza globale.
La Corte d’appello ha stabilito che, effettivamente, si tratta di un programma illegale.
E ha anche aggiunto che i leader dell’intelligence Usa che lo difendevano pubblicamente non dicevano la verità all’opinione pubblica in relazione al programma di acquisizione delle informazioni che è molto invasivo.
Secondo la sentenza del tribunale statunitense, invece, contrariamente a quanto hanno sostenuto ripetutamente in pubblico i capi dell’intelligence, le agenzie hanno raccolto segretamente milioni di tabulati telefonici di cittadini americani violando così il Foreign Intelligence Surveillance Act. E, quindi, agendo in modo incostituzionale.
“Non avrei mai immaginato che avrei vissuto abbastanza da vedere i nostri tribunali condannare le attività della Nsa definendoli illegali. Eppure quel giorno è arrivato”, ha reagito Snowden manifestando così il suo stupore per la decisione dei giudici di secondo grado con la sentenza della Corte d’Appello che riconosce illegali le attività di sorveglianza della National Security Agency.
Snowden vive attualmente in esilio a Mosca per sfuggire alla caccia che gli da il governo statunitense e le agenzie d’intelligence duramente colpite dalle attività di leak dell’ex-appaltatore della Nsaex-appaltatore della Nsa.
Ma l’anno scorso Snowden ha espresso il desiderio di tornare negli Stati Uniti, dove, al momento, deve comunque affrontare le accuse di spionaggio. Accuse che prevedono parecchi anni di carcere per aver messo a rischio la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Che non sembrano per nulla disponibili a chiudere un occhio sulla vicenda e a perdonare Snowden.