Scuola, Lollobrigida (FdI): «L’apertura doveva essere posticipata, nel Lazio il caos è totale»

12 Set 2020 12:51 - di Alberto Mariani
Lollobrigida

Ormai nel Lazio è rimasto solo il presidente Zingaretti a volere la riapertura delle scuole il 14 settembre, nonostante il ministro Azzolina non sia minimamente in grado di garantire la salute e la sicurezza di studenti e insegnanti in tempo per quella data. Sulla vicenda è intervenuto il Capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida che ha chiarito la posizione del suo partito.

Lollobrigida: la Azzolina si compiace inutilmente

«Sono mesi che in Parlamento Fratelli d’Italia sta avanzando proposte al ministro per garantire una riapertura ordinata e in serenità per gli studenti ma non siamo mai stati ascoltati e nel frattempo siamo arrivati a settembre, a pochi giorni dalla riapertura delle scuole, in un clima di grande incertezza, caos e smarrimento. Farebbe sorridere l’intervento in aula del ministro Azzolina, se non fosse che dalla sua condotta dipendano le sorti di milioni di studenti. Un goffo tentativo di autocompiacersi per il lavoro svolto, annunciando di aver fatto ripartire la stagione degli investimenti per il mondo della scuola, trascurando completamente il fatto che per garantire lo svolgimento delle lezioni mancano all’appello banchi, aule e insegnanti. Per questi ultimi era prevista la “chiamata veloce” che avrebbe dovuto riguardare 84.000 nuove assunzioni ma oltre 20.000 sono ancora in attesa di ricevere la chiamata. Nell’indifferenza del Governo queste cattedre vuote peseranno come macigni sull’inizio dell’anno scolastico».

La posizione di Zingaretti è isolata

Dopo migliaia di richieste da parte di sindaci, amministratori e dirigenti scolastici, e dopo i dubbi e le perplessità avanzate da moltissimi docenti, perfino l’Anci Lazio presieduto dal sindaco di Monterotondo (quota Pd) ha inviato alla Regione la richiesta di posticipare l’apertura delle scuole al 24 settembre, almeno per quegli istituti coinvolti come seggio elettorale. «Purtroppo chi andrà maggiormente in difficoltà per questa lunga serie di disagi – ha aggiunto Lollobrigida – saranno soprattutto le famiglie che dovranno conciliare tempi con turnazioni e ingressi posticipati nelle scuole. Per questo Fratelli d’Italia torna a chiedere al presidente Zingaretti di rivedere la sua posizione, ormai sempre più isolata e colpevolmente incurante delle criticità sollevate da chi il mondo della scuola e dell’insegnamento lo vive in prima persona, quotidianamente e sul campo, e posticipare la riapertura degli istituti scolastici, almeno quelli coinvolti come seggi elettorali, al 24 settembre».

 

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