Regionali, comunali, suppletive e referendum: tutto quello che gli elettori devono sapere

19 Set 2020 14:14 - di Giorgia Castelli
elezioni

Domani e lunedì i cittadini sono chiamati a votare per le suppletive del Senato, il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari. Poi per il rinnovo di sette Consigli regionali e di circa mille Comuni.

Quando si vota

Si vota in due giorni: domenica 20 settembre e lunedì 21. I seggi sono aperti dalle 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. Sono 46.641.856 gli elettori chiamati ad esprimersi per il referendum costituzionale e 18.473.922 quelli per le elezioni regionali, che interessano sei Regioni a statuto ordinario (Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto) e una a statuto speciale (Valle d’Aosta). Per le elezioni suppletive del Senato della Repubblica, gli aventi diritto al voto sono 467.122 per la Sardegna (Collegio plurinominale 01 – Collegio uninominale 03 Sassari) e 352.696 per il Veneto (Collegio plurinominale 02 – Collegio uninominale 09 Villafranca di Verona).

Le elezioni amministrative interessano, invece, 962 comuni e coinvolgono 5.725.734 elettori. Tra i Comuni figurano diversi capoluoghi di provincia, tra cui Aosta, Arezzo, Bolzano, Chieti, Crotone, Fermo, Lecco, Macerata, Mantova, Matera, Nuoro, Reggio Calabria, Trani, Trento e Venezia, di cui tre sono anche capoluoghi di regione.

Regionali, turno unico in sei regioni

Nelle sei regioni a statuto ordinario il presidente viene eletto direttamente. Quindi si vota in un turno unico in tutte le regioni. In Toscana però è previsto il ballottaggio nel caso nessun candidato al primo turno raggiunga il 40 per cento dei voti. Altra differenza in Valle d’Aosta, dove il presidente è scelto dal nuovo Consiglio regionale.

Regionali, voto di genere e voto disgiunto

Nelle sei regioni a statuto ordinario, sulle schede elettorali ci saranno i nomi dei candidati e, a fianco i simboli delle liste che li sostengono. È prevista un’alternanza di genere nei candidati al Consiglio. In sostanza, è consentito esprimere due preferenze purché uomo-donna pena l’annullamento della seconda preferenza. In Campania, Liguria, Puglia, Veneto e Toscana è possibile anche esprimere il voto disgiunto. Si può votare una lista e contemporaneamente il candidato presidente di un’altra coalizione.

Gli scrutini sono scaglionati

Le prime schede che saranno scrutinate sono quelle delle elezioni suppletive, il cui spoglio inizierà lunedì subito dopo la chiusura dei seggi. Si prosegue con lo scrutinio del referendum costituzionale e successivamente, senza interruzione, si terrà lo scrutinio delle Regionali. Lo scrutinio delle comunali, invece, viene rinviato dalle ore 9 del martedì.

Referendum

Tagliare il numero dei parlamentari o no? Questo il quesito per italiani chiamati al voto per il referendum. Ad essere precisi sarà questo il quesito che gli elettori troveranno nella schede verde chiaro: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente ‘Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari’, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale – n.240 del 12 ottobre 2019?”. Sì o No. Risposta semplice.

Non lo è altrettanto la previsione sulla partecipazione. L’astensionismo potrebbe essere più alto laddove non ci sono altre votazioni. Il referendum è confermativo ovvero non si tratta di abrogare una legge, ma di approvare una riforma. Il quorum non serve per il referendum. L’esito delle urne sarà valido anche se il 20 e 21 settembre 2020 non si raggiungerà il 50% più uno dei votanti. A differenza di quanto succede invece con i referendum abrogativi, questa volta l’astensione dal voto non “varrà” come un no. Questo è il quarto referendum confermativo della storia della Repubblica italiana.

Norme anti-Covid

Al voto con la mascherina e igienizzandosi due volte, magari anche tre, le mani: sono alcune delle indicazioni del Viminale. «In tutte le sezioni elettorali dovranno essere rispettate le misure anti-Covid per la tutela della salute dei cittadini – si ricorda dal ministero dell’Interno – Per il voto in sicurezza: uso obbligatorio della mascherina per accedere ai seggi, sia per elettori che per ogni altro soggetto autorizzato ad entrare (presidenti e scrutatori dovranno sostituire i dispositivi di protezione individuale ogni 4-6 ore); divieto di assembramenti all’interno delle sezioni, previste aree di attesa all’esterno; uso del gel igienizzante per gli elettori prima di entrare nei seggi, una seconda volta prima di ricevere la scheda elettorale e la matita e, infine, consigliato un terzo utilizzo al termine delle operazioni di voto».

 

 

 

 

 

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